
Il sindacato sollecita un incontro. Richieste garanzie per i 50 lavoratori di Medio Chiampo Uiltec: «L´occupazione premessa di qualsiasi riorganizzazione»
Sulla situazione di Medio Chiampo Spa interviene
anche la Uiltec-Uil Vicenza. La rappresentanza sindacale si rivolge, con
una nota, ai sindaci dei Comuni soci Montebello e Zermeghedo e alla
direzione dell´ente chiedendo un incontro urgente, preoccupata degli
eventuali risvolti che la “vicenda condanne” potrebbe avere sui
lavoratori del gestore unico del servizio idrico integrato di
Montebello, Zermeghedo e Gambellara.
«A seguito degli ultimi avvenimenti giudiziari e relative sentenze che hanno interessato i vertici, presidenza e direzione, e alcuni dipendenti della Medio Chiampo Spa, riteniamo opportuno, in rappresentanza della maggioranza dei lavoratori, la convocazione di un incontro chiarificatore» spiega il segretario Massimo Zordan.
La richiesta si è resa necessaria per la crescente preoccupazione dei 50 dipendenti che vogliono capire le eventuali conseguenze e riflessi sull´ente Medio Chiampo Spa, rispetto alle sentenze di condanna, a tutela dei loro diritti. «Riteniamo, inoltre, non più rinviabile una soluzione sulla retribuzione, ovvero il pagamento della mensilità preferiale oltre all´adeguamento di alcune voci arretrate - spiega ancora Zordan -. Non vorremmo che imprevisti portassero effetti anche sugli aspetti retributivi contrattuali dei lavoratori. Nonostante la gestione economica ordinaria dell´ente sia positiva, purtroppo, attendiamo su questi temi ancora una risposta».
L´organizzazione Uiltec-Uil, in seguito al fatto dell´accertamento di responsabilità rivolto anche a dipendenti, chiederà all´ente di dotare i lavoratori di una polizza di tutela legale, oltre che copertura per responsabilità civile, nell´ambito della complessa gestione della normativa ambientale;
«Chiediamo alle amministrazioni del bacino del Chiampo garanzie sull´occupazione dei lavoratori come premessa a qualsiasi progetto di riorganizzazione degli enti e servizi coinvolti. Infine, sollecitiamo un tavolo di discussione sulle problematiche dei fanghi da depurazione, visto che è in costante crescita del 5-6 % l´anno lo scarico delle acque reflue dalle concerie, segno che il settore è più che vivo». M.G.
«A seguito degli ultimi avvenimenti giudiziari e relative sentenze che hanno interessato i vertici, presidenza e direzione, e alcuni dipendenti della Medio Chiampo Spa, riteniamo opportuno, in rappresentanza della maggioranza dei lavoratori, la convocazione di un incontro chiarificatore» spiega il segretario Massimo Zordan.
La richiesta si è resa necessaria per la crescente preoccupazione dei 50 dipendenti che vogliono capire le eventuali conseguenze e riflessi sull´ente Medio Chiampo Spa, rispetto alle sentenze di condanna, a tutela dei loro diritti. «Riteniamo, inoltre, non più rinviabile una soluzione sulla retribuzione, ovvero il pagamento della mensilità preferiale oltre all´adeguamento di alcune voci arretrate - spiega ancora Zordan -. Non vorremmo che imprevisti portassero effetti anche sugli aspetti retributivi contrattuali dei lavoratori. Nonostante la gestione economica ordinaria dell´ente sia positiva, purtroppo, attendiamo su questi temi ancora una risposta».
L´organizzazione Uiltec-Uil, in seguito al fatto dell´accertamento di responsabilità rivolto anche a dipendenti, chiederà all´ente di dotare i lavoratori di una polizza di tutela legale, oltre che copertura per responsabilità civile, nell´ambito della complessa gestione della normativa ambientale;
«Chiediamo alle amministrazioni del bacino del Chiampo garanzie sull´occupazione dei lavoratori come premessa a qualsiasi progetto di riorganizzazione degli enti e servizi coinvolti. Infine, sollecitiamo un tavolo di discussione sulle problematiche dei fanghi da depurazione, visto che è in costante crescita del 5-6 % l´anno lo scarico delle acque reflue dalle concerie, segno che il settore è più che vivo». M.G.
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