giovedì 11 giugno 2015

Cosa prevede la legge sugli ecoreati


Il senato approva in via definitiva la legge sugli ecoreati

La legge prevede l’introduzione nel codice penale di reati ambientali come il disastro ambientale e l’inquinamento ambientale

Il senato ha approvato in via definitiva la legge sugli ecoreati che introduce nel codice penale italiano i nuovi reati di inquinamento ambientale, di disastro ambientale, i delitti colposi contro l’ambiente, il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo, il reato di omessa bonifica e quello di impedimento al controllo. Il testo è nato da una proposta di legge del presidente della Commissione ambiente della camera, Ermete Realacci, e da quelle analoghe di Salvatore Micillo (Movimento 5 stelle) e Serena Pellegrino (Sinistra ecologia libertà). Ecco cosa prevede la legge.
Inquinamento ambientale. La legge prevede da 2 a 6 anni di reclusione con un multa da diecimila a centomila euro per chi provoca “una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna”. Sono previste aggravanti in caso il danno abbia provocato anche lesioni o morte di una o più persone.
Disastro ambientale. Chiunque abusivamente provoca un disastro ambientale è punito con la reclusione da 5 a 15 anni. Costituiscono disastro ambientale “l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, l’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo”.
Sono previste pene più severe se il reato avviene in aree protette.
Delitti colposi. Nel caso in cui i reati di inquinamento e di disastro ambientale vengano commessi per colpa, anziché per dolo, quindi in maniera non intenzionale, le pene previste vengono ridotte.
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività. La legge prevede da 2 a 6 anni di carcere e una multa da diecimila a cinquantamila euro per “chiunque, abusivamente, cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività”. Le pene vengono aumentate “se dal fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna’. Pene aumentate fino alla metà anche ‘se dal fatto deriva pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone”.
Impedimento del controllo. La legge prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni per “chiunque, negando l’accesso, predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi, impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli esiti”.