mercoledì 18 marzo 2015

Berti dei 5 stelle interroga Zaia sul bacino di Trissino

Berti dei 5 stelle interroga Zaia sul bacino di Trissino :BERTI (M5S): “CARO ZAIA, SIAMO PROPRIO SICURI CHE LA COSTRUZIONE DEL BACINO NON ALTERI IL SISTEMA DELLE FALDE INQUINATE DA PFOA E PFOS?”
Non è una novità che in tempi di campagna elettorale le inaugurazioni si sprechino, ma bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di parlare, in sede di celebrazioni, anche delle criticità di un'opera: a dirlo è in candidato presidente alla Regione per il Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti.
«Per questo ne vorrei suggerire qualcuna al presidente Zaia – spiega il candidato - che lunedì inaugurerà il bacino di laminazione a Trissino».
«Iniziando dall'inquinamento delle falde da PFOA E PFOS, sappiamo che a soli 800 metri ad est del progetto del bacino c’è la fonte di questo allarmante quanto esteso inquinamento – continua Berti - siamo sicuri che la costruzione di questo bacino non andrà ad alterare il percorso della falda inquinata? Se così fosse i 350 mila cittadini veneti interessati dall'emergenza aumenterebbero ulteriormente».
Il bacino di laminazione, inoltre, presenta altri punti problematici, portati all'attenzione dei ministri con interrogazioni parlamentari riguardanti le irregolarità nella gestione delle gare d'appalto, la tutela del sito archeologico, e tutte le criticità legate alle valutazioni difformi tra regolamento edilizio, PAT e VIA sulla situazione idrogeologica.
«Avevamo anche espresso al ministro Lupi la nostra contrarietà alla classificazione di "piccola diga" in quanto lo spezzettamento del progetto in tre laghi separati comporta l'esclusivo controllo tecnico da parte della sola regione Veneto – prosegue il candidato alla presidenza della Regione – per non parlare dell'associazione temporanea d'imprese che si è aggiudicata l’appalto, che vede tra le aziende vincitrici Coveco, il consorzio veneto cooperativo che non ha bisogno di presentazioni».
«Zaia, prima di inaugurare al suon di trombe qualsiasi opera, provi a verificarne prima l’effettiva utilità, la trasparenza e la correttezza negli atti

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