martedì 10 novembre 2015

Fluoruri,avvelenato un pozzo su quattro

A Brendola , e qui non lo dicono ci sono circa 200 pozzi non censiti e così sarà anche negli altri comuni m non tutti hanno censito e analizzato i loro pozzi privati infatti . La situazione è molto peggiore di come viene descritta oggi nel GdV .Questi inquinamento è davvero un disastro ambientale vastissimo e gravissimo perchè queste sostanze oltre che a essere persistenti sono cancerogene e causano altre gravissime malattie ma questo non lo dicono perchè la bonifica e tutto il resto ha un prezzo che nessuno può pagare .Così per soldi si rischia sulla salute di tutti senza fare una vera prevenzione
OVEST VICENTINO.
Il problema interessa il territorio di Brendola, Lonigo,Sarego,Montebello e Zermeghedo .In alcuni casi rilevati valori cinque volte superiori al limite
Fluoruri,avvelenato un pozzo su quattro
L’Ulss 5 ha comunicato i dati
sui 621 censiti in tutto e sui quali
sono state effettuate le analisi
Ora incontri con gli enti gestori
Luisa Nicoli
Sono 156 su 621 pozzi censiti
nell’Ovest Vicentino quelli in
cui è stato rilevatounsuperamento
di sostanze perfluoro
alchiliche rispetto ai parametri
indicati dall’Istituto superiore
della sanità e dalla Regione.
L’Ulss 5 ha inviato in
questi giorni una comunicazione
ai tre enti gestori dei 22
comuni dell’Ovest Vicentino,
Acque del Chiampo, Medio
Chiampo e Centro Veneto
Servizi, quest’ultimo per
Alonte e Sarego, con l’elenco
dei pozzi privati censiti e i livelli
di superamento.
«Per capire quante situazioni
sono state sanate con
l’allacciamento all’acquedotto
– spiega il direttore dello
Spisal Adolfo Fiorio –, quante
lo saranno e quante invece
risultano difficilmente collegabili
agli impianti». I pozzi
con i parametri fuori norma
non vengono comunque utilizzati,
dopo le ordinanze predisposte
dai sindaci.
Le situazioni più difficili sono
a Brendola, su 108 pozzi
censiti 21 registrano unsuperamento
dei livelli; a Lonigo
66 pozzi con parametri superiori
ai limiti su 253, e a Sarego,
55 fuori norma su 92. Ci
sono poi Montebello, 12 pozzi
con superamento dei limiti
su 129, e Zermeghedo 2 su 11.
«Alcuni hanno parametri
di poco superiori – continua
Florio – altri invece superano
di cinque volte i limiti previsti.
Dovremostilare unbilancio
con enti gestori e Comuni
per capire come intervenire
nelle situazioni in cui diventa
difficile il collegamento con
l’acquedotto».
L’Ulss 5, una volta ricevuta
la risposta dagli enti gestori
convocherà tre riunioni, per
ogni bacino di riferimento,
con i sindaci dopo un confronto
con la Regione. Alcune
situazioni comunque sono
già state sistemate. A
Brendola restano 4/5 famiglie
non allacciate.
«Abbiamo predisposto delle
fontanelle con acqua pulita
dell’acquedotto a cui possono
accedere gratuitamente
per il momento– spiega il sindaco
Renato Ceron – per questi
utenti il collegamento è
difficile, servirebbero 150mila
euro». «Nelle situazioni
più urgenti abbiamo già potenziato
la rete dell’acquedotto
– dice Renato Castiglion,
sindaco di Sarego –; restano
una ventina di utenti nella
frazione a nord di Meledo
che stanno usando l’acqua di
apposite fontanelle installate.
Per il collegamento alla rete,
bisognerebbe passare sotto
la Provinciale, ma è un lavoro
che costerebbe 300 mila
euro».•

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