Il senato approva in via definitiva la legge sugli ecoreati
La legge prevede l’introduzione nel codice penale di reati ambientali come il disastro ambientale e l’inquinamento ambientale
Il senato ha approvato in via definitiva la legge sugli ecoreati che
introduce nel codice penale italiano i nuovi reati di inquinamento
ambientale, di disastro ambientale, i delitti colposi contro l’ambiente,
il traffico e l’abbandono di materiale radioattivo, il reato di omessa
bonifica e quello di impedimento al controllo. Il testo è nato da una
proposta di legge del presidente della Commissione ambiente della
camera, Ermete Realacci, e da quelle analoghe di Salvatore Micillo
(Movimento 5 stelle) e Serena Pellegrino (Sinistra ecologia libertà).
Ecco cosa prevede la legge.
Inquinamento ambientale. La legge prevede da 2 a 6
anni di reclusione con un multa da diecimila a centomila euro per chi
provoca “una compromissione o un deterioramento significativi e
misurabili: delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o
significative del suolo o del sottosuolo; di un ecosistema, della
biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna”. Sono previste
aggravanti in caso il danno abbia provocato anche lesioni o morte di una
o più persone.
Disastro ambientale. Chiunque abusivamente provoca
un disastro ambientale è punito con la reclusione da 5 a 15 anni.
Costituiscono disastro ambientale “l’alterazione irreversibile
dell’equilibrio di un ecosistema, l’alterazione dell’equilibrio di un
ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e
conseguibile solo con provvedimenti eccezionali, l’offesa alla pubblica
incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della
compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle
persone offese o esposte a pericolo”.
Sono previste pene più severe se il reato avviene in aree protette.
Sono previste pene più severe se il reato avviene in aree protette.
Delitti colposi. Nel caso in cui i reati di
inquinamento e di disastro ambientale vengano commessi per colpa,
anziché per dolo, quindi in maniera non intenzionale, le pene previste
vengono ridotte.
Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività.
La legge prevede da 2 a 6 anni di carcere e una multa da diecimila a
cinquantamila euro per “chiunque, abusivamente, cede, acquista, riceve,
trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce,
abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta
radioattività”. Le pene vengono aumentate “se dal fatto deriva il
pericolo di compromissione o deterioramento: delle acque o dell’aria, o
di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; di un
ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della
fauna’. Pene aumentate fino alla metà anche ‘se dal fatto deriva
pericolo per la vita o per l’incolumità delle persone”.
Impedimento del controllo. La legge prevede la
reclusione da 6 mesi a 3 anni per “chiunque, negando l’accesso,
predisponendo ostacoli o mutando artificiosamente lo stato dei luoghi,
impedisce, intralcia o elude l’attività di vigilanza e controllo
ambientali e di sicurezza e igiene del lavoro, ovvero ne compromette gli
esiti”.