Pfas, due progetti per garantire acqua pulita. Veneto acque incaricato a svolgere questi progetti ricordiamo quanto indebitato è
Pfas, due progetti per garantire acqua pulita
Vicenza – Esaminati ieri, da parte della
commissione competente, i primi due progetti per far fronte
all’emergenza Pfas, in particolare per far arrivare nelle case della
zona più contaminata un’acqua più pulita attraverso nuove fonti di
approvvigionamento. Ad esaminarli è stata la Commissione progettazione,
composta dai rappresentati degli enti gestori e da quelli della Regione
Veneto e istituita come una delle strutture di supporto a Nicola
Dell’Acqua, commissario delegato in Veneto all’emergenza Pfas.
Il primo intervento, attualmente in fase di progettazione preliminare, riguarda la costruzione di una condotta di collegamento di 19 chilometri, fra Montecchio Maggiore, Brendola e Madonna di Lonigo. La tratta servirà a far arrivare da Recoaro, attraverso la condotta esistente della Valle dell’Agno, acqua di buona qualità nelle centrali acquedottistiche di Brendola, Sarego e Lonigo. Il progetto prevede una spesa di 17,9 milioni di euro e verrà seguito dalla società Veneto Acque, uno dei soggetti attuatori nominati dal Commissario.
Il secondo progetto, sviluppato in fase definitiva e pensato per fornire al serbatoio di Lonigo nuove risorse idriche provenienti dalla pianura ad est di Verona, prevede la realizzazione di sei nuovi pozzi per l’attingimento dalle falde di Belfiore e la costruzione di una condotta di 18 chilometri che da qui porti l’acqua alla centrale di Madonna di Lonigo. L’intervento, di competenza di Acque Veronesi, costerà 21 milioni di euro.
Il primo intervento, attualmente in fase di progettazione preliminare, riguarda la costruzione di una condotta di collegamento di 19 chilometri, fra Montecchio Maggiore, Brendola e Madonna di Lonigo. La tratta servirà a far arrivare da Recoaro, attraverso la condotta esistente della Valle dell’Agno, acqua di buona qualità nelle centrali acquedottistiche di Brendola, Sarego e Lonigo. Il progetto prevede una spesa di 17,9 milioni di euro e verrà seguito dalla società Veneto Acque, uno dei soggetti attuatori nominati dal Commissario.
Il secondo progetto, sviluppato in fase definitiva e pensato per fornire al serbatoio di Lonigo nuove risorse idriche provenienti dalla pianura ad est di Verona, prevede la realizzazione di sei nuovi pozzi per l’attingimento dalle falde di Belfiore e la costruzione di una condotta di 18 chilometri che da qui porti l’acqua alla centrale di Madonna di Lonigo. L’intervento, di competenza di Acque Veronesi, costerà 21 milioni di euro.
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