sabato 26 marzo 2016
Nel regno dei PFAS si muore di più, ma non a causa dei PFAS
Secondo il giornale di Vicenza del 23/3/2016  “..non c’è una correlazione diretta tra
decessi per patologie associabili all’esposizione  ai
 PFAS e questo inquinamento.” Infatti “.. i
dati in possesso della Regione Veneto non evidenziano un danno alla 
salute in
atto” ….:” Bene, c’è pertanto da stare tranquilli. Queste dichiarazioni,
 che sarebebro contenute nel report informativo consegnato ai 
consiglieri regionali in occasione del consiglio  straordinario del 22/3
 u.s., 
dovrebbero tranquillizzare tutti e dimostrare l’infondatezza delle 
preoccupazioni
di quei pochi medici  e cittadini che,
secondo qualche politico di maggioranza, dovrebbero essere denunciati per procurato
allarme.  
Peccato che alcune righe dopo
altre affermazioni  risultino in palese
contraddizione e smentiscano clamorosamente le precedenti. Infatti, prosegue il
GdV, la Regione “..conferma i significativi
aumenti di mortalità per neoplasie” o per “le cardiopatie ischemiche nella
pedemontana vicentina e nella porzione meridionale della pianura veneta e in
parte della zona litoranea”. 
Quindi la Regione Veneto conferma che nel regno dei PFAS si
muore di più per tumoro e cardiopatie ischemiche (tutte malattie associabili ai
PFAS) ma i PFAS non ne sono la causa. E allora, assessore Coletto e sindaci
delle zone interessate, se i PFAS non c’entrano, volete dirci quali
sarebbero  secondo voi le cause reali? Volete avere
la cortesia di dire ai cittadini e alla comunità scientifica quali altri cause
avete identificato e come avete fatto ad escludere un ruolo dei PFAS in tale
eccesso SIGNIFICATIVO di mortalità? 
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