Contaminazione Pfas, primi esiti allarmanti dai test ematologici
L’acqua inquinata avrebbe causato alte concentrazioni di perfluoroachilici nel sangue tra Vicenza e Padova
di Filippo Tosatto

Tant’è. In aula, Andrea Zanoni (Pd) ha suggerito una rotta possibile: «Bisogna far chiarezza, anche attraverso un’indagine epidemiologica, sui rischi per la salute e l’ambiente, verificare l’adeguatezza del progetto di bonifica, quantificare i costi sostenuti da pubbliche amministrazioni, aziende agricole e privati, valutando un esposto alla magistratura per far sì che a pagare siano i responsabili dell’inquinamento, non i contribuenti. E il dem Stefano Fracasso ha fatto eco: «Ci sono due priorità, chiudere i pozzi di Almisano e trovare soluzioni alternative per l’approvvigionamento d’acqua potabile, da un lato; mettere in rete le acque dei Consorzi di bonifica per garantire i migliori livelli di qualità per quella ad uso agricolo, dall’altro».
Per parte sua, l’assessore alla sanità Luca Coletto ha snocciolato le iniziative comiute - messa in sicurezza degli acquedotti, rinnovo dei filtraggi, divieto d’uso dei pozzi privati, controlli a campione sulla popolazione - confermando l’incarico di «un monitoraggio a vasta scala» all’Istituto superiore di sanità; viceversa, il suo collega all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, ha minizzato il rischio («Non esiste alcuna videnza scientifica di pericolo») fino a ipotizzare una denuncia per «procurato allarme» che gli è valsa le dure critiche dell’opposizione. Critici i tosiani: «La Regione si costituisca parte civile e ci spieghi in cosa il campionamento dell’Iss si differenzierà da quello già compiuto dalla Regione con una spesa di 500 mila e nessun esito noto», le parole di Maurizio Conte e Giovanna Negro.
Già, i 600 test medici svolti su altrettanti residenti delle zone contaminate: in assenza dell’esito ufficiale, un’indiscrezione definisce «molto elevato» il bioaccumulo di sostanze perfluoroachiliche nel sangue e nel fegato nei soggetti che hanno consumato l’acqua contaminata. Con quali conseguenze sull’organismo? Non è dato saperlo con certezza, pur se un’indagine delle Ulss vicentine nel 2009 segnalano nelle zone coinvolte «picchi di richieste di esenzione dal ticket per malattie alla tiroide e ictus da eccesso di colesterolo». Battagliero il M5S, che nei giorni scorsi ha denunciato alla Procura di Venezia presunte inadempienze della Commissione tecnica regionale sui Pfas, con
il capogruppo Jacopo Berti lesto a esibire una bottiglia d’acqua «sospetta» accusando di negligenza e ritardi la Regione, difesa invece dallo speaker leghista Nicola Finco: «A partire dal 2013 abbiamo fatto tutto il possibile, garantendo la sicurezza dei nostri acquedotti».
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