domenica 28 febbraio 2016

DERBY GENTILIN MAGNABOSCO di Giovanni Fazio

DERBY GENTILIN MAGNABOSCO

Rispondendo a Piero Magnabosco, che lamenta giustamente l’assenza di ogni strategia da parte della giunta per rilanciare la città abbandonata al degrado e ferma, demograficamente ai livelli del 1971, mentre la popolazione invecchia, Gentilin risponde:

“La città è sempre stata attrattiva, anche in anni di crisi ha dato lavoro, reddito e benessere. Noi siamo operativi al massimo. Qualche esempio: le nuove piscine costruite in tempo di crisi, la viabilità rimodulata, la riqualificazione di Castello, la valorizzazione turistica”.

Avrebbe fatto meglio a tacere. La nuova piscina è un vero disastro, i bagni sono ormai inagibili e le pareti di cartongesso degli spogliatoi e delle docce sfondate.

Ma come si fa, in questi tempi di penuria, a pagare 360 000 euro all’anno per 29 anni per un servizio dequalificato! 

Una piscina chiamata eufemisticamente “semi olimpionica” come definire un nano un semi alto.

 Tutte le misure sono incongrue: la profondità della vasca non consente di effettuare addestramento SUBnuoto sincronico; non consente nemmeno di allestire un trampolino per i tuffi
Forse queste cose, vista la spesa spropositata e tutte le deroghe concesse alla ditta che ha costruito l’impianto, (stralciato l’obbligo di provvedere alla viabilità, pagato in vece sua la altissima fideiussione, tanto per citare due delle “facilitazioni” effettuate a spese del contribuente). La cosiddetta laguna, buona per il pediluvio o per le rane, avrebbe potuto essere una vasca per la pallanuoto.

 Forse, anche spendendo di meno, si sarebbe potuto dotare Arzignano di un impianto sportivo che avrebbe potuto essere veramente promotore di attrazione verso la nostra città.

Vantarsi di un obbrobrio non ha senso e non è la risposta da dare a Magnabosco.
 Inoltre l’abbattimento della vecchia piscina è stato un altro spreco, visto che con poca spesa avrebbe potuta essere trasformata in uno stadio per il volley; ma il sindaco non ci ha pensato.

A Castello, il rifacimento delle strade, da poco restaurate con criteri urbanistici consoni alle caratteristiche medievali del posto, si può considerare una spesa ingiustificata visto che la viabilità era in ottimo stato, e una deturpazione, per quanto riguarda la circonvallazione del castello eseguita in asfalto



Sono questi i meriti della amministrazione? 
Marciapiedi sconnessi, attraversamenti pericolosi (chiedere alle mamme con carrozzelle), elevatissimi livelli di inquinamento atmosferico, assenza di ambulatori medici in varie parti della città, mancanza di trasporti pubblici decenti, interi quartieri, tra cui Villaggio Giardino, abbandonati al degrado, assenza di cestini per le carte, mancanza di posacenere.

 Nessuna politica di attenzione per gli anziani, assenza di spazi per i giovani, assenza di collegamenti con la stazione di Montebello, pessimi collegamenti con Vicenza, disinteresse per l’istituto conciario, assenza di una politica scolastica, disinteresse per la zona industriale (trasporti, mense, luoghi di relax) tanto per citare alcune delle cose cui dovrebbe interessarsi una amministrazione comunale.

Mi limito alle osservazioni più evidenti che giustificano l’intervento in difesa della vivibilità della nostra città del consigliere Piero Magnabosco, definito dal sindaco “dilettante”, 



Prima di dare definizioni “estrose” ai membri dell’opposizione il sindaco dovrebbe  sforzarsi di capire il senso e i contenuti dei loro interventi.

Forse, tutto preso da se stesso come è, non si rende conto che anche i componenti dell'opposizione sono espressione della cittadinanza e che le loro osservazioni vanno attentamente ascoltate e non irrise, se non altro ,per rispetto dei cittadini che li hanno votati.

Giovanni Fazio

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