A
Milano il 15 gennaio 2016 si svolgerà un convegno https://www.eventbrite.it/e/biglietti-water-safety-plan-salute-innovazione-e-sostenibilita-nella-gestione-dellacqua-potabile-20074857439?aff=ebrowse sulle nuove
normative europee per quanto riguarda le acque potabili. le nuove
normative si baseranno sul principio del WATER SAFTEY PLAN, implementato
nella legislazione europea con la direttiva 2015/1787. Gli Stati della
Ue avranno due anni di tempo per adeguarsi alla nuova normativa. di
cosa si tratta:" si tratta di una rivoluzione, rispetto ai controlli
sull'acqua potabile che oggi sono improntati sulla sorveglianza di
porzioni circoscritte del sistema ( prelievo-trattamento- distribuzione)
e sul monitoraggio a campione dell'acqua distribuita in rete. il WARER
SAFTEY PLAN invece sposta l'attenzione per così dire a monte e si fonda
sul concetto della analisi del rischio. In pratica per ogni sistema
acquedottistico, vengono valutati i possibili pericoli che possono
compromettere la sicurezza dell'acqua in ogni fase, dal prelievo al
rubinetto, stimandone il rischio e il possibile impatto sulla salute e ,
sopratutto, ridefinendo le misure per evitare pericoli" ( LUCA
LUCENTINI DIRETTORE DEL REPARTO IGIENE , DIPARTIMENTO AMBIENTE E
CONNESSA PREVENZIONE PRIMARIA DELL'ISTITUTO SUPERIORE SANITA/ CORRIERE
DELLA SERA/SALUTE 20/12/15 PAG 46). Lucentin al Corriere dell Sera
dichiara anche che la prima sperimentazione di tutto ciò sarà fatta in
Lombardia e in particolare a Milano, in collaborazione con il gruppo
pubblico CAP ( 167 comuni tra Milano e provincia e in molte altre
province lombarde) e in cooperazione con Asl e Regione e con il
supporto tecnico scientifico dell'Iss. Lucentini non si nasconde che
estendere il progetto su scala nazionale non sarà semplice, per via dei
costi e dgli investimenti necessari, ma che comunque biosgnerà farlo e
verificarne l'attuazione: " i controlli ci saranno perchè ai Piani sarà
demandata la sicurezza dei consumatori che come prevede la direttiva
Ue, dovranno essere informati su ogni aspetto".
Lucentini cita
anche il caso dell'inquinamento da perfluorati:" in Italia restano da
sciogliere nodi come il gran numero di gestori, l'elevata dispersione
della risorsa nelle reti di distribuzione e- così come in numerosi Paesi
del mondo, il rischio geochimico legato allapresenza di concentrazioni
naturalmente elevate di elementi potenzialmente nocivi, quali l'arsenico
e il fluoro in alcune zone" ( Fonte: Corriere della Sera 20712/15.
Articolo a firma di RUGGIERO CORCELLA. Titolo: " IL NOSTRO "ORO BLU"
SARà (ANCORA) PIù SICURO" PAG 46). Lucentini sempre sull'inquinamento
da perfluorati afferma (spiegando come si stabilsce se l'acqua è
davvero potabile):" a livello teorico nell'acqua potrebbe finire una
qualsiasi delle centinaia di migliaia di sostanze chimiche che
circolano nell'ambiente. Se controlliamo solo i parametri fissi della
direttiva Ue, ce ne possono sfuggire tanti altri più importanti, in
certe specifiche circostanze. e' il caso del Tallio a Pietrasanta, un
elemento tossico e molto pericoloso: è stato individuato solo
indirettamente dall'Università di Scienze di Pisa , che indagava sulle
miniere per aspetti di ricerca pura,e pian piano si è scoperto che
contaminava da quaranta anni l'acquedotto della città". Un altro esempio
è quello dei composti perfluoroalchilici che hanno contaminato quattro
provice del Veneto: sono compsti non ricercati di ruotine, spesso
vengono chiamati emergenti ma io li chiamerei "negletti" PERCHè NE
ABBIAMO TRASCURATO NOI LA RICERCA. In quel caso avevamo delle industrie
produttrici che scaricavano questi prodotti da decine di anni provocando
una vasta contaminazione ambientale. ( fONTE: cORRIERE DELLA SERA
20/12/15. ARTICOLO A FIRMA DI RUGGIERO CORCELLA. TITOLO:" COME SI
STABILISCE CHE L'ACQUA è POTABILE PAG 47).
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