I “nuovi” PFAS si accumulano nel corpo umano
Posted by: Vincenzo | Posted on: dicembre 9, 2015I nuovi PFAS si accumulano nel corpo umano come e forse di più di quelli “vecchi”

Concentrazioni di PFAS a catena corta e lunga nei polmoni (uing), cervello (brain), reni (kidney), osso (bone) e fegato (liver)
Commento
I risultati di questo studio spagnolo smentiscono definitivamente le affermazioni di ricercatori delle industrie produttrici sulla mancanza di bioaccumulo dei PFAS a corta catena, categoria ai quali appartengono ricordiamo, anche PFBA e PFBS. Le affermazioni tranquillizzanti sulla mancanza di tossicità sono state acriticamente fatte proprie dall’EFSA, dall’ISS e a seguire dalla Regione Veneto e dalle ULSS Venete interessate. Non si spiega altrimenti la decisione di aumentare le concentrazioni massime permesse nelle acque “potabili” di PFBA e PFBS , le due molecole oggetto dell’ultimo parere rilasciato dall’ISS che ha praticamente raddoppiato le concentrazioni totali di PFAS tollerabili nelle acque destinate al consumo umano. La decisione di portare le concentrazioni degli “altri PFAS” da 500 ng/L a 1500 ng/L è stata chiaramente dettata dall’impossibilità tecnica di abbassare le concentrazioni degli altri PFAS (cui PFBA e PFBS davano il contributo relativo maggiore) sotto i 500 ng/L con i filtri attualmente usati. Pertanto, onde non correre il rischio di smentire ulteriormente se stessi e per non complicare la vita ai sindaci e alle ULSS e, infine, continuare a pseudo tranquillizzare la popolazione, hanno raddoppiato i limiti “di performance” (che non sono limiti protettivi per la salute) ripetendo il giochetto che già fecero con l’atrazina, come dico qui
Ah dimenticavo, PFBA e PFBS, sono, del tutto casualmente, i due PFAS a corta catena con i quali l’industria chimica e la Miteni di Trissinpo (VI) hanno sostituito PFOA e PFOS messi al bando nei paesi occidentali.
Vedere anche:
I nuovi PFAS – La dichiarazione di Madrid
I nuovi PFAS – La Dichiarazione di Helsingor
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