martedì 10 novembre 2015

E' questo un cittadino molto responsabile di Lonigo(ritratto nella foto) che a differenza di quello che ci hanno detto quelli della prevenzione della nostra ulss non usa l'acqua inquinata del suo pozzo per irrigare il suo orto perchè c'è il divieto di utilizzo per irrigare! pur se qualcuno dice che non esiste nessun divieto di ultilizzare l'acqua dei pozzi inquinati per irrigare la verdura?
«Annaffio anche l’orto
usando l’acqua piovana»
Lino Zonin(giornalista che abita a Lonigo)
La famiglia di Dario Palladin,
che risiede in via Pontespin,
ben conosce il problema dei
Pfas:infatti,deve fare i conti
conl’inquinamento del pozzo
privato e si estende sul suo
terreno già dall’estate del
2013,ovveroda quando è
scoppiato il caso della
presenza delle sostanze
perfluoro alchiliche nelle falde
acquifere anche del territorio
leoniceno.
«Le prime analisi dell’acqua
che esi potrae da quasi
quarant’anni dal pozzo di fianco
a casa-è la sua testimonianza le ho fatte nell’ottobre del
2013 e il risultato è stato
davvero preoccupante:il totale
dei Pfas presenti nel campione
esaminato era di oltre19mila
nanogrammi perl itro,sei volte
il limite fissato per legge.
Naturalmente mi sono
spaventato e ho subito smesso
di utilizzare quell’acqua per uso
alimentare,recandomi per fare
rifornimento alla casetta di
Acque del Chiampo di piazza
25aprile.In seguito sono uscite
le disposizioni
dell’Amministrazione comunale
dell’Unità locale socio-sanitaria,
che vietavano l’uso dell’acqua
inquinata anche per irrigazionee
così ho smesso del tutto di
prelevarla».
«Allora,per abbeverare l’orto,ho
piazzato delle cisterne di raccolta
dell’acqua piovana-prosegue
Palladin-.Un sistema arcaico,che
risente direttamente
dell’andamento meteorologico.
Con le secche di quest’anno,ad
esempio,i miei pomodori e le mie
melanzane hanno patito la sete.
Per quanto riguarda l’uso
alimentare,ho ottenuto la
possibilità di collegarmi alla rete
idrica,non quella comunale gestita
da Acque del Chiampo ma quella
d AcqueVeronesi,praticando uno
stacco alla conduttura che
rifornisce la parte sud del
territorio.Un intervento che ha
risolto la questione–sempre che
l’acqua che adesso esce dal
rubinetto sia a posto con i valori ma che non è stato indolore dal
punto di vista economico:
abbiamo speso 520euro per
ognuna delle tre famiglie che
abitano nella nostra palazzina.
D’altra parte non c’era altra
soluzione,visto che le falde
continuano ad essere molto
inquinate:l’ultima analisi fatta
qualche mese fa dava un totale di
Pfas di oltre15milang/l,un po’
meno di una volta ma comunque di
molto al di sopra del limite
consentito».
«Come dicevo,conclude Paladin
-i miei famigliari e io abbiamo
usato l’acqua del pozzo pe rmolti
anni,trovandola tra l’altro molto
più gradevole al palato di quanto
non sia quella che beviamo
adesso.Per fortuna nessuno di noi
si è ammalato di qualcosa che sia
riconducibile all’inquinamento.
Tempo fa dicevano che avrebbero
fatto su di noi uno screening
medico ma finora non abbiamo
visto nessuno.Speriamo che
continui così e che tutto siriduca
al fastidio di dover cambiare
abitudine e di dover sostenere
delle spese impreviste».
Insomma,basta la salute

Nessun commento:

Posta un commento