martedì 13 novembre 2018

La Miteni fallisce – Comitati No-PFAS: “E adesso chi bonifica?”il nostro comunicato stampa

9 novembre 2018 - 16.23

La Miteni fallisce – Comitati No-PFAS: “E adesso chi bonifica?”


Forte presa di posizione dei comitati “Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua”, “Comitato Acqua Bene Comune Vicenza” e “Coordinamento Acqua libera dai PFAS” dopo l’ufficializzazione del fallimento della MITENI da parte del Tribunale di Vicenza in data odierna.
“La vicenda del gravissimo inquinamento da PFAS delle falde a cavallo tra la provincia di Vicenza, Padova e Verona -scrivono- sta assumendo contorni sempre più drammatici.
Dopo le furbizie adottate dal Parlamento europeo in fase di approvazione della revisione della Direttiva Acque Potabili visto che non si sono minimamente recepite le richieste dei comitati No PFAS in merito alla riduzione a zero dei limiti per queste sostanze altamente inquinanti, il 26 Ottobre è giunta la notizia che la MITENI, azienda indicata da ARPAV come la principale responsabile dell’inquinamento, ha annunciato improvvisamente e unilateralmente il proprio fallimento avviando di conseguenza la procedura per il licenziamento collettivo dei 121 lavoratori. Oggi 9 Novembre il tribunale di Vicenza ha sancito tale fallimento.
Siamo di fronte al classico modello estrattivista e produttivista: si sfrutta al massimo un territorio, le sue risorse, la comunità e i lavoratori, si lascia un disastro ambientale, si mina profondamente la salute delle persone, e si fugge via per trovare, magari sotto altro nome, un altro territorio da mettere a profitto.
Come avviene spesso il costo enorme della bonifica si prova a farlo ricadere sul pubblico, come al solito si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite!
Come Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua intendiamo sostenere con forza le denunce e le iniziative del Comitato Acqua Bene Comune Vicenza e del Coordinamento Acqua libera dai PFAS.
In questo senso, intendiamo sollecitare le istituzioni locali e quelle nazionali, a partire dalla Regione Veneto per arrivare ai Ministeri competenti, a mettere in campo tutte le azioni necessarie affinchè si eviti il continuo propagarsi dell’inquinamento mediante la garanzia di una bonifica efficace del sito della Miteni e si tutelino i livelli occupazionali, la salute dei lavoratori e delle persone impattate, oltre a prevedere lo stop della produzione e utilizzo dei PFAS in Italia e altrove”.

domenica 11 novembre 2018

Pfas, Miteni dichiarato il fallimento


Pfas, Miteni
dichiarato
il fallimento

L'ingresso dell'azienda Miteni
L'ingresso dell'azienda Miteni
09.11.2018
TRISSINO. Il tribunale fallimentare di Vicenza, presieduto dal giudice Giuseppe Limitone, ha sancito questa mattina, il fallimento dell'azienda Miteni. Dopo la notizia di una cordata pronta all'acquisizione della Spa della valle dell'Agno; l'industria chimica trissinese ritenuta responsabile del maxi inquinamento da Pfas nel Veneto. ll giudice Limitone e il presidente del tribunale Alberto Rizzo sono stati ricevuti dal prefetto. Nominato curatore il dott. Domenico De Rosa.
Entro tre giorni il rappresentante legale dell'azienda fallita dovrà depositare i bilanci nella cancelleria del tribunale.
Sulla sentenza di fallimento, Miteni è intervenuta con una nota: «Prendiamo atto della sentenza del Tribunale di Vicenza che ha dichiarato il fallimento di Miteni. Auspichiamo che nell'interesse di tutti venga disposto l'esercizio provvisorio che permetterebbe all'azienda di proseguire le attività come da cronoprogramma, purché i lavoratori recedano dall'agitazione anomala con occupazione degli impianti, rifiutandosi di definire i comandati per la sicurezza».
Nell'apprendere dell'avvenuta dichiarazione di fallimento dell'azienda Miteni, e in riferimento all’incontro svoltosi ieri con le organizzazioni sindacali dei dipendenti, l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha confermato poco fa che la Regione, assistita anche dall’unità regionale di crisi,  si renderà già da subito disponibile ad affrontare l’evolversi della vicenda con la curatela fallimentare e le organizzazioni sindacali.
L’assessore ha già garantito ai dipendenti la vicinanza della Regione attraverso la messa a disposizione, quando sarà necessario, di ogni strumento di politica attiva utile e ha assicurato, altresì, che si interfaccerà con il Ministero del Lavoro per lo strumento di cassa integrazione più idoneo per i lavoratori, quando il quadro complessivo sarà definito. «Chiederò ai soggetti preposti - ha inoltre affermato l’assessore - di poter valutare nel più rapido tempo possibile la pertinenza e la fattibilità del piano di messa in sicurezza presentato nei giorni scorsi. E chiederò agli enti interessati di valutare l’opportunità, anzi la necessità, di coinvolgere i singoli lavoratori nella definizione di dettaglio del piano di intervento per la messa in sicurezza delle parti del sito dedicate alle fasi più delicate della produzione».

«Mi aspetto la massima responsabilità da parte di tutti - conclude l’assessore - Ho chiesto  alle maestranze di Miteni, qualora il piano approvato dagli enti preposti ne preveda il coinvolgimento diretto, di concordare, anche in merito a tempi, modalità e condizioni, la loro collaborazione con il nuovo interlocutore aziendale».

Miteni, l’ira degli operai contro società ed istituzioni

Dopo queste dichiarazioni che evidenziano una situazione a dir poco allucinante. Dopo le dichiarazioni superficiali in merito all'ovvietà dell'evoluzione della vicenda del presidente della Regione, io un giorno di ferie per andar a prendere Zaia per la "mascagna" me lo prendo.
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Durante il sit-in di ieri organizzato dai lavoratori si è parlato di…

Pfas. Chiude la Miteni, la fabbrica che ha inquinato il Veneto

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Il cda deposita istanza di fallimento: "Bloccati dalla Provincia, ma oggi la…

I lavoratori della Miteni hanno saputo dalla stampa di essere stati tutti licenziati

I lavoratori della Miteni hanno saputo dalla stampa di essere stati tutti licenziati. Immaginiamo come si possono sentire e non possiamo che essere solidali con loro che sono anche i più colpiti di questo disastro

domenica 4 novembre 2018

Miteni, situazione tesa Sarà settimana di fuoco



03.11.2018

Miteni, situazione tesa Sarà settimana di fuoco

Il tavolo in prefettura con Governo, Regione, Provincia e ComuneL’arrivo di sindacati e Rsu in prefettura. fotoservizio FRANCESCO DALLA POZZAAntonio NardoneChisin, Camporese e ZanniFrancesco Rucco
Il tavolo in prefettura con Governo, Regione, Provincia e ComuneL’arrivo di sindacati e Rsu in prefettura. fotoservizio FRANCESCO DALLA POZZAAntonio NardoneChisin, Camporese e ZanniFrancesco Rucco

Non è andata bene. Dopo tre ore e mezza di confronto, ieri pomeriggio in prefettura, resta tesissima la situazione per la Miteni di Trissino, l’azienda chimica al centro del caso dell’inquinamento da Pfas in decine di Comuni vicentini, veronesi e padovani. Il prefetto vicentino Umberto Guidato, d’accordo con l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e il sindaco trissinese Davide Faccio, aveva convocato un summit in prefettura per affrontare le tensioni createsi dopo l’annuncio improvviso della proprietà Icig di Miteni prima di aver chiesto il fallimento, e poi - dopo lo sciopero di una settimana fa - di aver avviato il licenziamento di tutti e 121 i dipendenti (in questa lista peraltro c’è lo stesso ad Antonio Nardone), accusandoli di non permettere lo svuotamento di tutte le sostanze pericolose presente nello stabilimento chimico. TAVOLI SEPARATI. Un’accusa rimandata al mittente con forza dai sindacati, che ieri si sono presentati in forze in prefettura con i segretari provinciali e di categoria (Giampaolo Zanni-Cgil, Grazia Chisin-Uil e Riccardo Camporese per Ust-Cisl) e con le Rsu aziendali. Miteni non voleva sedersi allo stesso tavolo dei sindacati, e così le istituzioni hanno attivato due confronti diversi. Già dopo oltre un’ora, uscendo per impegni urgenti, era stato il sindaco e presidente della Provincia Francesco Rucco ad anticipare: «La situazione è critica, si procede per tavoli separati, da una parte Miteni con l’ad Nardone e Confindustria e dall’altra i sindacati: il tavolo è disunito, non c’è stata volontà di confronto e si rischiava di far saltare tutto». C’erano tutte le istituzioni, al tavolo, perfino il Governo rappresentato dal ministro Erika Stefani (che a Trissino è stata anche vicesindaco), la Regione, il Comune e poi Vigili del fuoco, Ulss-Spisal, Arpav. LO SCONTRO. Dopo tre ore e mezza, come detto, il confronto su due tavoli è terminato. Ma i sindacati ne sono usciti coi volti scuri, come testimoniava Renato Volpiana della Rsu che ha chiarito alcuni punti: i dipendenti si sono già attivati per conto loro nel tenere in sicurezza lo stabilimento. Miteni ha promesso che lunedì presenterà un piano di “svuotamento” delle sostanze pericolose presenti in fabbrica, ma le Rsu chiedono risposte all’azienda perché ritengono che la situazione non sia garantita: «Hanno spiegato che si sono dimessi 18 tecnici che avevano ruoli importanti. Per questo - spiega l’assessore Donazzan - abbiamo chiesto al tavolo con Miteni che nel piano di messa in sicurezza degli impianti ci sia anche il carico di lavoro, cioè a chi verranno affidati i vari compiti». Non c’è solo questo, nelle richieste dei lavoratori ovviamente: «Noi chiediamo salute, prospettive occupazionali e di ricollocazione, e il pagamento degli arretrati» rimarca Volpiana. Sugli arretrati peraltro, conferma Donazzan, è il Tribunale a decidere perché Miteni è già in concordato e ora chiede la procedura fallimentare «per cui ci sarà la nomina di un curatore che avrà poteri». GIORNATE INCANDESCENTI. Alla fine ne è emerso una sorta di calendario di fuoco. Già lunedì infatti Miteni è tenuta dalle indicazioni date dalle istituzioni e dal Comitato tecnico a presentare un piano di bonifica dell’area: lo farà, è stato assicurato. Ma mercoledì Miteni presenterà appunto anche il piano per la messa in sicurezza definitiva a tappe degli impianti: saranno le istituzioni (Provincia, Arpav, Vigili del fuoco, Spisal) a esaminarlo e dire se va bene. Infine è emerso però il colpo più duro: Miteni ha comunicato che già giovedì 8 ci sarà l’udienza in Tribunale per il fallimento che ha chiesto. E questo fa infuriare i sindacati, che confermano lo stato di agitazione, perché lo stesso giorno è già convocato un tavolo dalla Regione sulla situazione occupazionale. «Io proprio al tavolo separato ho ufficializzato la richiesta a Miteni di ritirare le lettere di licenziamento», rimarca l’assessore Donazzan che giovedì incontrerà appunto i sindacati. Ma non c’è stata risposta. E la prospettiva è che, passati i 75 giorni di legge per le trattative, si finisca tutti a un tavolo al Ministero del lavoro. IL RISCHIO. L’ad Nardone ieri ha sorpreso tutti annunciando che ci sarebbe un nuovo compratore per Miteni, con una proposta vincolante sul tavolo. Ma non risulta che la notizia sia stata data alle istituzioni. Anzi, purtroppo è sempre più chiaro che con il fallimento la Miteni (e anche l’eventuale compratore) si sfila dalla bonifica del sito di Trissino, per la quale pare che ieri si sia ipotizzato un costo fino a 100 milioni che finirà sulle spalle degli enti pubblici, in attesa che la magistratura possa definire responsabilità precise ed eventuali sue azioni giudiziarie. • © RIPRODUZIONE RISERVATA
Piero Erle

Di Marco Milioni : Miteni, se ne occuperà il governo

Miteni, se ne occuperà il governo


Miteni, se ne occuperà il governo

Nervi a fior di pelle e soluzioni tutte da verificare nel vertice di oggi in prefettura, dal quale emerge che la vertenza sarà presa in carico anche dai ministeri


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ATTENZIONE x LUNEDÌ O MARTEDÌ. STATO DI ALLERTA E AGITAZIONE GENERALE

ATTENZIONE x LUNEDÌ O MARTEDÌ. STATO DI ALLERTA E AGITAZIONE GENERALE
Per lunedì o martedì, tenetevi pronti. Mattina o pomeriggio.
Ci sarà necessità di essere al fianco dei lavoratori della MITENI dopo l'incontro in Prefettura di ieri. Il tavolo voluto dal Prefetto ha tenuto separate le parti in conflitto, la dirigenza dai lavoratori, in modo indecoroso e strategico. Sembra che ci sia in atto una strategia di fuoriuscita "light" della MITENI da parte del Tribunale di Vicenza che ha messo in calendario la sentenza sull'Istanza di Fallimento in tempi assolutamente brevi, fuori dai tempi classici (la procedura di fallimento, per garantire tutte le parti, dura di solito qualche mese), prima della scadenza del Concordato in continuità, già prorogata - ora possiamo dirlo, strategicamente - dal 16 di settembre al 16 di novembre! Significa fuga senza pagare niente e lasciando lavoratori e impianti al loro destino. Stiamo aspettando dettagli, verifiche, approfondimenti. Perciò, tutti pronti.
Dobbiamo essere pronti - tutta la cittadinanza e il movimento NO PFAS - per scendere al fianco dei lavoratori che porteranno all'attenzione dell'opinione pubblica le condizioni degli impianti e di come sono e saranno costretti a lavorare, fin quando ce la faranno, in una fabbrica che è stata per troppo tempo lasciata sola, a se stessa, proprio dalle Istituzioni, assenti! Anche se ora, d'un tratto, tutte alzano la loro ipocrita indignazione contro la fabbrica.
E' previsto un sit-in di qualche ora a fianco dei lavoratori.
Comunicheremo, appena lo sapremo, data e ora.

Favori giganteschi alle multinazionali. Mille miliardi all’anno di evasione…

Rubrica pillole di Pfas:Oggi il Corriere del Veneto riporta alcune dichiarazioni degli operai Miteni in presidio allo stabilimento, dopo la dichiarazione di fallimento da parte della Icig. i lavorator,i non fanno sconti alla società che ha rilevato la fabbrica dai colossi della chimica come Eni e Mitsbushi. basta questa frase lapidaria: "dopo l'acquisto da parte di Icig zero investimenti". Eppure l'Icig ha sede legale e fiscale in Lussemburgo. paradiso fiscale creato dall'attuale presidente della commissione Europea Junker. ecco cosa scrive L'Espresso in edicola questa settimana: "una voragine nei conti dei 28 paesi dell'Unione Europea: mille miliardi di euro all'anno, tra elusione e evasione fiscale. Multinazionali che non pagano le imposte e smistano decine di miliardi di dollari dei loro profitti, accantonati grazie ad operazioni finanziarie privilegiate in Lussemburgo, verso altri paradisi fiscali "tax free"...." su tutto ciò ha cercato di indagare una speciale commissione del parlamento europeo, con paletti, che praticamente hanno minato il lavoro di tale commissione. ecco cosa afferma una parlamentare che ha fatto parte della commissione: " sapevamo che c'era una evasione di massa. E sapevamo che c'era una colossale elusione fiscale con le multinazionali protagoniste.... leggendo le carte, abbiamo scoperto che il principio di tax rulling rea conosciuto da venti anni. insomma come conclude l'articolo dell'Epresso a firma di Paolo Biondani e Leo Sisti il granducato ha un pil elevato grazie alle tasse evase in un Europa che affonda. bene, anzi male, di fronte a tutto ciò alla Icig, che ai soggetti istituzionali e non che le chiedono di pagare la bonifica, risponde che mostrerà i bilanci in perdita della Miteni, dei governanti seri dovrebbero rispondere per le rime e chiedere alla Icig i veri conti del gruppo, ben custoditi nel paradiso fiscale lussemburghese. cari amici dei cinque stelle e cari leghisti di prima gli italiani questo è un vostro compito. i poteri forti si contrastano con azioni forti non con contumelie. Ps: tutto ciò vale anche per il maggior partito all'opposizione.
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Favori giganteschi alle multinazionali. Mille miliardi all’anno di evasione…
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venerdì 2 novembre 2018

Grido alla chiesa di Marzia Albiero rete gas vicentina

Anche il GDV (il che è tutto dire e di certo non me lo aspettavo) ha pubblicato il mio "grido" alla Chiesa. Qualcosa, forse, VUOLE muoversi....
Melania Marzia

MITENI: CHE MANINA C'È DIETRO ALLA CARATTERIZZAZIONE LENTA DEGLI INQUINANTI?

MITENI: CHE MANINA C'È DIETRO ALLA CARATTERIZZAZIONE LENTA DEGLI INQUINANTI? PERCHÉ LE AUTORITÀ SI CONTRADDICONO A VICENDA? PERCHÉ LA PROCURA HA LASCIATO LE MANI LIBERE AGLI INDAGATI NELLA CARATTERIZZAZIONE? IL RUOLO CONTROVERSO DEI SINDACATI.
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LIMITI PFAS IN EUROPA. SCONCERTO DOPO LE VOTAZIONI A STRASBURGO

Ad un settimana esatta dal NO.
PFAS.land | IL RESOCONTO DI STRASBURGO
Il nostro report di riassunto sulla votazione del Parlamento Europeo riguardante i limiti PFAS.
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30 ottobre 2018 alle ore 12,30 presso località Colombara, 91 di Trissino conferenza stampa in relazione alla vicenda MITENI

Conferenza Stampa.-
Domani 30 ottobre 2018 alle ore 12,30 presso località Colombara, 91 di Trissino (https://goo.gl/maps/94czryzrgBQ2) in qualità di portavoce del CoVePA Massimo Follesa terrà una conferenza stampa in relazione alla vicenda MITENI che nelle ultime ore ha avuto uno sviluppo drammatico, con la richiesta di fallimento al Tribunale di Vicenza.
Verrà presentato un documento pesante e grave alla luce dei recenti fatti che hanno travolto gli operai e che contiene note esplicite circa le attività per la bonifica in atto. Si tratta di un accesso agli atti che specifica la gravità dei fatti circa le circostanze per rendere inefficace l'individuazione delle responsabilità riguardo alla localizzazione degli inquinanti nei sottofondi aziendali e alla bonifica. Il documento nella sua sua chiarezza dimostra il senso del percorso da un anno a questa parte.
Sono invitati tutti tutti i cittadini interessati, i rappresentanti dei comitati e delle associazioni del territorio, i consiglieri e i parlamentari interessati alla vicenda del più grande inquinamento degli ultimi decenni.
In caso di pioggia saremo nel parcheggio lungo la SR 246 presso Sosta all'Ulivo raggiungibile al link https://goo.gl/maps/Z9ehT98mEwz
Ufficio Satampa CoVePA
wwwcovepa@gmail.com
3478722240

Corso sui PFAS e danni da inquinamento per pediatri a Vicenza patrocinato da ISDE

Corso sui PFAS e danni da inquinamento per pediatri a Vicenza patrocinato da ISDE


Sabato 10 Novembre, presso l’Hotel Viest, alle ore 8,30 si terrà il corso per pediatri “Rischio Ambientale e Salute del Bambino”. Si parlerà anche di PFAS e io ho avuto l’onore di rappresentare ISDE Italia, che ha concesso il patrocinio a questo importante evento. Il primo organizzato specificamente per i pediatri, essndo state le istituzioni latitanti. La mia relazione verterà su “PFAS: Produzione, diffusione ed effetti sulla salute”. Grazie a GiacomoToffol   e agli altri organizzatori. IL programma è scaricabile qui al link qui sotto
L’hotel Viest è localizzato a poche centinaia di metri dall’uscita dell’autostrada A4 di Vicenza Est.

Acqua sicura e in quantità per circa 100 mila altovicentini.

Acqua sicura e in quantità per circa 100 mila altovicentini. Grazie ad un investimento da 13 milioni di euro destinati a garantire sicurezza ed efficienza al sistema idrico che serve gli utenti tra Arsiero e Piovene Rocchette

Comunicato Stampa del Coordinamento Acqua libera dai Pfas dopo la istanza di fallimento al Tribunale di Vicenza da parte della Miteni

Comunicato Stampa del Coordinamento Acqua libera dai Pfas dopo la istanza di fallimento al Tribunale di Vicenza da parte della Miteni
Cologna Veneta 27 ottobre 2018
Il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas esprime il proprio sconcerto e forte preoccupazione nell’apprendere che il consiglio di amministrazione della Miteni s.p.a. ha deliberato di rinunciare alla procedura concordataria e di presentare istanza di fallimento al Tribunale di Vicenza. Stupiscono, in particolar modo, le ragioni addotte dalla Miteni spa la quale, anziché far fronte e farsi da carico delle pesanti responsabilità sull’inquinamento da PFAS, intende scaricare tale costo sulla collettività, sottraendosi ai propri obblighi di risanamento e bonifica. Del tutto ridicole risultano, in particolare, le accuse mosse dalla Miteni la quale addebita l’impossibilità di proseguire l’attività industriale alla “pretestuosità” delle diffide e prescrizioni ricevute da enti locali e pubblici.
Il Coordinamento Acqua Libera dai pfas esige, pertanto, che la Procura della Repubblica nonché la Regione e il Governo intervengano, nell’ambito delle loro competenze, affinché venga impedito che la procedura fallimentare diventi una facile fuga per i responsabili di un danno ambientale e alla salute pubblica così vasto.
Infine, il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas esprime la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori dipendenti della Miteni s.p.a, augurandosi che vengano poste in essere tutte le misure di salvaguardia per i loro diritti.
Per il Coordinamento Acqua Libera dai Pfas: Perla Blu Legambiente Cologna Veneta, Rete GAS vicentina, Associazione No alla Centrale di Montecchio Maggiore, Acli Montagnana, Acqua Bene Comune Vicenza, Comitato vicentino No Ecomafie, ViVerBio GAS Lonigo, Legambiente Creazzo, Legambiente Valle Agno , Legambiente Veneto, Gas Prova

La Miteni chiude e scarica la colpa di questo disastro alla concia

La Miteni chiude e scarica la colpa di questo disastro alla concia - articolo di Repubblica
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repubblica.it
Il cda deposita istanza di fallimento: "Bloccati dalla Provincia, ma oggi la…

Europa, guerra all’ultimo Pfas: «Pressioni da ambienti Nato»

Europa, guerra all’ultimo Pfas: «Pressioni da ambienti Nato»

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L’europarlamento riscrive la norma sull’inquinamento delle acque ma non azzera il limite per i derivati del fluoro. I comitati veneti insorgono, il Carroccio s’infuria: ma la vera partita si giocherà a Roma


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Europarlamento riallarga i limiti in acqua

Dal GdVicenza di oggi