Caso Pfas, Legambiente: niente controlli nel Veronese?
A metà ottobre la regione Veneto ha chiuso un accordo con l’Istituto superiore di sanità per uno screening
sulla salute degli abitanti delle Ulss vicentine 5 e 6. Questi
sarebbero stati per anni esposti all’assunzione di sostanze
perfluoro-alchiliche (Pfas) per colpa dell’inquinamento della falda
acquifera provocato da un’industria chimica del Basso vicentino. Da questo screening
sono però esclusi gli abitanti della vicina provincia veronese, e
questo ha provocato le reazioni della Legambiente del colognese.
«Sei il caso-Pfas riguarda l’area posta a cavallo fra il Vicentino, il Veronese ed il Padovano,
proprio il Colognese è una zona che da decenni si trova a subire
inquinamenti anche di altra natura che provengono dalla provincia berica
– ha dichiarato il presidente dell’associazione ambientalista e membro del “Comitato acqua libera dai Pfas” Piergiorgio Boscagnin sulle colonne de L’Arena -. Il fatto che non venga controllato lo stato di salute di chi abita in questo territorio fa sorgere molte perplessità».
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