PERICOLO PFAS NEI CANTIERI DELL’ALTA VELOCITA’ DI VERONA
La costruzione del primo lotto della linea ferroviaria ad alta velocità, tratta Verona Porta Nuova – Bivio Vicenza, deve essere sospesa, perché comporta lo scavo di numerosi viadotti e di gallerie, con un uso abbondantissimo di acque e terre e rocce da scavo come sottoprodotto. I terreni che devono essere scavati potrebbero essere oggetto della contaminazione da Pfas con il rischio di compromettere gravemente la salute dei cittadini e dell’ambiente.
La contaminazione da PFAS delle acque interne superficiali e di falda, ha raggiunto infatti un livello critico nel Veneto, interessando un’area di circa 180 chilometri quadrati, con settanta comuni interessati e circa 300.000 persone coinvolte.
Questo elevato grado d’inquinamento,
noto ormai dal 2013 a organismi ministeriali e regionali, non ha
tuttavia comportato i necessari interventi su progetti ad alto impatto
ambientale come quello dell’alta velocità di Verona.
Ho quindi depositato un’interrogazione a mia prima firma ai ministri dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dei Trasporti, Graziano Delrio, e della Salute, Beatrice Lorenzin, per fare chiarezza su questa allarmante vicenda e chiedere lo stop immediato dei lavori nell’area interessata dal tracciato dell’alta velocità.
Le sostanze perfluoroalchiliche che hanno contaminato la zona sono state classificate come sospetti cancerogeni per l”uomo e possono avere conseguenze dannose per la salute della popolazione che ne viene in contatto, perché neurotossiche.
I ministri interrogati devono farsi
carico del problema ed attivarsi subito affinché siano fatti tutti i
necessari studi di dettaglio per verificare i rischi per l’approvvigionamento idrico e per la salute pubblica derivanti dalle interferenze dei cantieri del primo lotto Verona Pv/Bivio Vicenza con la falda inquinata!
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