sembra che la giornalista abbia colto un si di Serafin per il gassificatore di fanghi da concia
24-10-2015
ARZIGNANO.Le minoranze chiedono un incontro con visita all’impianto
Fanghi di concia
«Il trattamento
sarà senza rischi»
Lo ha detto l’amministratore di Acque del Chiampo
«L’impatto ambientale sarà ridotto al minimo»
Luisa Nicoli
«Nessuna delle quattro tecnologie
considerate per il
trattamento fanghi dal disciplinare
della commissione
2012 desta preoccupazioni
particolari per impatti ambientali
o rischi per la popolazione.
Edè da quel disciplinare
che partiremo con il progetto
preliminare». Lo ha
spiegato l’amministratore
unico di Acque del Chiampo
Alberto Serafin l’altra sera in
un animato Consiglio comunale,
in cui il tema fanghi è
stato al centro della seduta
per la richiesta dei gruppi di
opposizione lista civica Peretti
Sindaco, Pd per Arzignano
e Un’altra Arzignano.
«Le emissioni considerate
dalle tecnologie esaminate sono
contenute e nell’ordine di
quelle prodotte da un’azienda
di dimensioni medie localizzata
nelle zone industriali
di tutti i comuni confinanti –
ha continuato Serafin -. Il tipo
di tecnologia o i sistemi
adottati per il contenimento
delle emissioni inoltre sono
tali da limitare l’impatto con
margini di sicurezza entro le
soglie imposte dalle norme e
da quelle del disciplinare e
quindi sono considerate accettabili.
Questo è un punto
fermo importante».
Afronte delle preoccupazioni
espresse dalle opposizioni,
in particolare dal consigliere
di “Un’Altra Arzignano” Pietro
Magnabosco, «Vedo una
situazione confusa e un orizzonte
nebuloso» ha detto, e
dei consiglieri della civica
“Peretti Sindaco”, l’amministratore
unico Serafin ha risposto
deciso. «Noi abbiamo
le idee chiare e le abbiamo
sempre avute. Sono i sindaci
soci dell’assemblea a decidere.
E il primo mandato che
mi è stato affidato è la salute
dei cittadini. Sulla base dello
studio della commissione
2012, arriveremo ad un progetto
preliminare come previsto
dall’integrativo dell’Accordo
di Programma che non
è mai stato attuato prima.
Orasi procederà con lanomina
della commissione tecnica
interna per la definizione
dei criteri del preliminare e
per la stesura del protocollo
operativo per la verifica successiva
del funzionamento
dell’impianto in termini ambientali
e di funzionalità».
Sulle problematiche che si
sono verificate durante l’estate,
Serafin ha spiegato. «Attualmente ci sono 800 tonnellate
di fanghi all’impianto
che stanno per andare
all’estero per essere smaltiti
in 7 impianti di trattamento
individuati dall’indagine di
mercato, sei in Germania e
uno in Austria. Il costo varia
da 240a 350 euro a tonnellata,
a fronte dei 109 euro per il
conferimento alla discarica
di Sogliano. Il problema che
si è verificato è il superamento
del parametro fissato da
Sogliano del “cromo ineluato”,
ovvero la simulazione del
cromo che rilascia il nostro
fango in discarica. Abbiamo
eseguito 89 monitoraggi per
verificarne le cause. La situazione
è governata e sotto controllo
ma imprevedibile e
questo ci porta alla possibilità
di pensare a un trattamento
termico di smaltimento».
Alla fine della riunione di
Consiglio le opposizioni hanno
chiesto un incontro con
l'amministratore unico ad Acquedel
Chiampo e Maria Elena
Cisco “Pd per Arzignano”
la possibilità di organizzare
una visita agli impianti di
una delegazione costituita da
una rappresentanza di consiglieri
dei dieci Comuni della
società.•
Nella foto l'impianto di Acque del Chiampo
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mercoledì 11 novembre 2015
Fanghi, ora bisogna puntare al plasma 11-10-2015
«Nel territorio ci viviamo, e nel corso degli anni – sottolinea Bernardo
Finco, presidente della sezione Concia di Confindustria Vicenza –
abbiamo apportato continue migliorie supplendo alle carenze del passato.
Al futuro guardiamo con ottimismo, nella gestione dei reflui abbiamo
fatto grandi passi in avanti, e sulla scia degli esiti positivi
riscontrati in altri distretti che hanno adottato e che pensiamo di
utilizzare anche noi, siamo convinti si possa arrivare ad una soluzione
positiva per il comparto».Fa riferimento alle soluzioni per i fanghi
adottate in Toscana?«Là, e non credo che i toscani siano dei faciloni,
hanno utilizzato la tecnologia al plasma e ne sono soddisfatti.
martedì 10 novembre 2015
Studio preliminare sulle tecnologie applicabili per il trattamento di fanghi di conceria
Ieri,
abbiamo ironizzato sullo stato semiconfusionale. in cui si trovano il
sindaco di Arzignano e il suo badante sulla questione trattamento
fanghi del depuratore di Arzignano, ogg, vi proponiamo la lettura del
documento, con cui molto probabilmente il serafico Serafin si
presenterà ai sindaci per ottenerne il placet. state tranquillli,
questo documento lo abbiamo ottenuto senza nessuna operazione di
intelligence. ma è stato richiesto ed ottenuto dal consigliere comunale
di Montecchio Maggiore Pieragelo Carretta. nelle conclusioni del
rapporto leggerete che la Environ invita Acque del Chiampo ad proseguire
con la società svedese norvegese . altro che bocciatura. Lunedi Il
serafico Serafin svelerà i terzo mistero di Fatima?. Buona lettura
Studio preliminare sulle
tecnologie applicabili per il
trattamento di fanghi di conceria
Preparato per:
Acque del Chiampo S.p.A.
Preparato da:
ENVIRON Italy S.r.l.
Sede di Roma
Data:
Aprile 2014
Numero di progetto:
IT1001231
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 i ENVIRON
IT1001231
Progetto: IT1001108
Emissione: Rev.0
Autori: Massimiliano Böhm
Verificato: Alessia Toma
(firma):
Approvato / Project Director Marco Barlettani
(firma):
Data: 12 Aprile 2014
ENVIRON eroga i propri servizi secondo gli standard operativi del proprio Sistema di Gestione
Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza, in conformità a quanto previsto dalle norme UNI EN ISO
9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007. Il Sistema di Gestione Integrato è
certificato da SGS Italia Spa nell’ambito di uno schema di accreditamento garantito da ACCREDIA.
Questo rapporto è stato preparato da ENVIRON secondo le modalità concordate con il Cliente, ed
esercitando il proprio giudizio professionale sulla base delle conoscenze disponibili, utilizzando
personale di adeguata competenza, prestando la massima cura e l’attenzione possibili in funzione
delle risorse umane e finanziarie allocate al progetto.
Il quadro di riferimento per la redazione del presente documento è definito al momento e alle
condizioni in cui il servizio è fornito e pertanto non potrà essere valutato secondo standard applicabili
in momenti successivi. Le stime dei costi, le raccomandazioni e le opinioni presentate in questo
rapporto sono fornite sulla base delle nostra esperienza e del nostro giudizio professionale e non
costituiscono garanzie e/o certificazioni. ENVIRON non fornisce altre garanzie, esplicite o implicite,
rispetto ai propri servizi.
Questo rapporto è destinato ad uso esclusivo di Acque del Chiampo S.p.A.. ENVIRON non si
assume responsabilità alcuna nei confronti di terzi a cui venga consegnato, in tutto o in parte, questo
rapporto, ad esclusione dei casi in cui la diffusione a terzi sia stata preliminarmente concordata
formalmente con ENVIRON. I terzi sopra citati che utilizzino per qualsivoglia scopo i contenuti di
questo rapporto lo fanno a loro esclusivo rischio e pericolo.
ENVIRON non si assume alcuna responsabilità nei confronti del Cliente e nei confronti di terzi in
relazione a qualsiasi elemento non incluso nello scopo del lavoro preventivamente concordato con il
Cliente stesso.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ii ENVIRON
IT1001231
Indice
1 Introduzione............................................................................................................. 3
2 Verifica dello stato dell’arte delle tecnologie già indagate nel 2011 .................. 4
2.1 PyroArc® ................................................................................................................................ 4
2.2 ThermoEcoFan (T.E.F) .......................................................................................................... 5
2.3 Isotherm pwr® ........................................................................................................................ 5
2.4 AquaCritox® ........................................................................................................................... 5
2.5 Conclusioni ............................................................................................................................ 6
3 Ricerca di nuove tecnologie disponibili ............................................................... 7
3.1 Contatti forniti dalla Committente ........................................................................................ 7
3.2 Contatti indagati da ENVIRON in modo indipendente ....................................................... 8
3.3 Valutazione in merito all’incenerimento dei fanghi ............................................................ 9
3.4 Letteratura scientifica ........................................................................................................... 9
3.5 Conclusioni .......................................................................................................................... 11
4 Conclusioni finali .................................................................................................. 12
Allegato 1 – Presentazione dell’impianto Envirotherm
Allegato 2 – Presentazione della tecnologia Advanced Plasma Power
Allegato 3 – Presentazione dell’impianto Elcon
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 3 ENVIRON
IT1001231
1 Introduzione
Il presente documento è stato redatto da ENVIRON ITALY S.r.l. (nel seguito ENVIRON), a
seguito della richiesta espressa da Acque del Chiampo S.p.A. (nel seguito AdC o la
Committente), per condurre una valutazione di tecnologie applicabili per il trattamento di
fanghi di depurazione delle acque di conceria.
AdC gestisce un impianto di depurazione, sito ad Arzignano, che tratta acque dell’industria
conciaria e produce fanghi. Le caratteristiche di tali fanghi elencate a seguire rendono
difficoltoso il loro smaltimento diretto in discarica:
elevato contenuto di cromo esavalente-Cr(VI);
alto potere calorifero.
Negli anni scorsi, AdC aveva già commissionato uno studio analogo i cui risultati sono
riassunti nel documento “Valutazione dei processi termici di inertizzazione dei fanghi
prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello – Relazione finale,
Dicembre 2011” (cui si farà riferimento in seguito come “Valutazione 2011”). Tale
documento è stato impiegato da ENVIRON come punto di partenza per il proprio lavoro
verificando eventuali sviluppi sulle tecnologie intercorsi dal 2012 in poi, tali da consigliare
una revisione od un ampliamento del lavoro svolto sino al 2011.
La valutazione condotta da ENVIRON si è articolata nei due step di seguito descritti:
i. È stato condotto una verifica sulla presenza di aggiornamenti delle tecnologie
riportate nella Valutazione 2011, al fine di verificare eventuali miglioramenti
tecnologici rispetto a quanto descritto, ivi compresi la disponibilità di nuovi dati, la
presenza di nuovi impianti realizzati od altri aggiornamenti di qualsiasi tipo.
ii. E’ stata effettuata una ricerca di ulteriori tecnologie potenzialmente applicabili al
caso AdC, rispetto a quelle già indagate nella Valutazione 2011. Tale ricerca è stata
condotta sulla base di:
a. contatti telefonici con aziende del settore (alcune delle quali precedentemente
indicate dalla Committente);
b. documentazione pubblicamente disponibile nel web, inclusa una indagine su
pubblicazioni scientifiche di settore.
Ciascuno dei punti di cui sopra è discusso in un capitolo del presente report, cui farà
seguito un capitolo contenente le considerazioni conclusive.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 4 ENVIRON
IT1001231
2 Verifica dello stato dell’arte delle tecnologie già
indagate nel 2011
Il documento Valutazione 2011 individua quattro tecnologie potenzialmente applicabili per il
trattamento dei fanghi prodotti da AdC, ossia:
PyroArc® (ScanArc Plasma Technologies1), processo di pirolisi comprendente
il trattamento dei gas con una torcia al plasma;
ThermoEcoFan (T.E.F) (Eurosistemi), processo di piro-gassificazione del fango
essiccato, vetrificazione degli inerti e gassificazione del syngas prodotto dal
fango durante l’essiccazione;
Isotherm pwr® (Itea), processo di combustione flameless ad alta temperatura;
AquaCritox® (Scfi/Siad), processo di ossidazione diretta dei fanghi, mediante
ossigeno, all’interno di un reattore in condizioni supercritiche.
Nei paragrafi che seguono sono descritte le azioni intraprese da ENVIRON per verificare se,
negli ultimi anni, si sono rese disponibili tecnologie od informazioni aggiuntive rispetto a
quanto riportato nella Valutazione 2011.
2.1 PyroArc®
Il processo denominato PyroArc®, di proprietà della svedese ScanArc Plasma Technologies,
è quello maggiormente studiato da parte della Committente, essendo state effettuate delle
prove sperimentali su un impianto realizzato in Norvegia (presso la Nye Osterøy Miljø). Le
prove sono state condotte nel 2003 dalla SICIT Chemitech S.p.A., per conto di AdC, ed i
relativi risultati sono ricompresi nel documento “Valutazione della tecnologia PyroArc® per
l’inertizzazione dei fanghi conciari provenienti da Arzignano e Montebello – la
sperimentazione nell’impianto della Nye Osterøy Miljø (Norvegia)” redatto da ARPAV nel
giugno 2013 (da qui in avanti indicato come Valutazione ARPAV 2013).
ENVIRON ha contattato la ScanArc Plasma Technologies al fine di verificare la presenza di
aggiornamenti di rilievo. Nello specifico è stato contattato telefonicamente il CEO
dell’azienda, Bror Magnus Heegaard, dal quale sono state ricevute le seguenti informazioni
di rilievo:
la tecnologia non ha subito radicali mutamenti rispetto a quanto descritto nella
Valutazione 2011, le cui considerazioni sono da ritenersi ancora valide;
l’impianto della Nye Osterøy Miljø non è più in funzione ma è stato trasferito
presso un’analoga azienda in Polonia, ove è operativo;
in aggiunta all’impianto citato, sono stati realizzati due impianti che applicano la
stessa tecnologia, uno in Svezia (trattamento di fanghi ricchi in cadmio
provenienti da recupero di batterie) ed uno in Finlandia (ad oggi sottoposto a
revamping e quindi non in funzione almeno per tutto il 2014; tuttavia non è chiara
la tipologia di trattamento operata da tale impianto pre/post revamping).
1 Nella Valutazione 2011 la Sicit Chemitech/EnviroArc era l’azienda di riferimento indicata per questa tecnologia. In questa
sede si è preferito indagare direttamente la società proprietaria della tecnologia, ossia la ScanArc Plasma Technology (cfr.
http://www.scanarc.se/pages.asp?PageID=4287)
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 5 ENVIRON
IT1001231
In base alle ricerche condotte, sebbene la tecnologia non sia stata modificata, la presenza di
diversi impianti sul territorio è segnale di un conseguente sviluppo industriale e quindi di un
incremento del know-how tecnico. Si ritiene quindi che tale aspetto possa essere di
interesse per AdC al fine di continuare a perseguire l’applicabilità di tale tecnologia.
In particolare, considerato che le principali criticità emerse nel corso della sperimentazione
effettuata nel 2003 presso l’impianto della Nye Osterøy Miljø (vd. par. 3.2 della Valutazione
ARPAV 2013) riguardavano la mancanza di informazioni sulle acque reflue, sulle emissioni
in atmosfera e sulle scorie in relazione allo sviluppo dei nuovi impianti, si ritiene che possa
essere utile ripristinare il contatto con ScanArc al fine di valutare l’opportunità di
programmare una nuova serie di test mirati a colmare le lacune della precedente
sperimentazione.
2.2 ThermoEcoFan (T.E.F)
La tecnologia ThermoEcoFan (T.E.F) è ad oggi gestita dalla società “Ecologia Informatica”,
di Bergamo (http://www.ecologiainformatica.com/…/www.ecologiainformatic…).
L’ingegner Ronchi, contattato telefonicamente da ENVIRON, ha riferito che l’unico impianto
attivo che implementa la tecnologia T.E.F. è sito in Slovenia, asservito ad un’azienda
farmaceutica. Rispetto a quanto noto ad AdC (che ha, secondo quanto riferito, visitato detto
impianto), l’impianto è stato equipaggiato con nuovi bruciatori e sono stati migliorati i sistemi
di alimentazione, ma non sono variati né la tecnologia nè il funzionamento di base.
Non essendo stati riscontrati aggiornamenti della tecnologia rispetto a quando analizzato
nella Valutazione 2011, si ritiene quindi che tutte le considerazioni espresse in passato siano
da ritenersi ancora valide.
2.3 Isotherm pwr®
ENVIRON ha raccolto le informazioni pubblicamente disponibili su questa tecnologia, non
riscontrando differenze rispetto a quanto descritto nella Valutazione 2011.
Al momento sono esistenti due impianti che operano secondo questa tecnologia:
Impianto da 15 MWt a Singapore (applicazione rifiuti industriali);
Impianto pilota da 5 MWt realizzato a Gioia del Colle (BA).
Non essendo stati riscontrati aggiornamenti della tecnologia rispetto a quando analizzato
nella Valutazione 2011, si ritiene che tutte le considerazioni espresse in passato siano da
ritenersi ancora valide.
2.4 AquaCritox®
Al fine verificare la presenza di aggiornamenti sulla tecnologia sono stati contattati l’ingegner
Riccardo Calvi di SIAD (via telefono) e il dott. John O'Regan di SCFI (via mail).
Entrambi hanno riportato che non vi sono aggiornamenti di rilievo alla tecnologia
AquaCritox® rispetto alla Valutazione 2011. Si conferma che non è stato realizzato nessun
impianto su scala industriale, mentre l’impianto pilota attivo nel 2011 è ancora funzionante
ed eventualmente disponibile per effettuare delle prove. Le persone contattate hanno infine
confermato che l’offerta fatta in passato ad AdC risulta ancora valida.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 6 ENVIRON
IT1001231
2.5 Conclusioni
Sulla base delle informazioni raccolte, nessuna delle quattro tecnologie comprese nella
Valutazione 2011 ha subito modifiche, pertanto le conclusioni ottenute dalla suddetta
valutazione rimangono valide. Tuttavia, a fronte delle informazioni relative ai nuovi impianti
realizzati con la tecnologia PyroArc®, si ritiene che possa essere utile ripristinare il contatto
con ScanArc per valutare l’opportunità di programmare una nuova serie di test.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 7 ENVIRON
IT1001231
3 Ricerca di nuove tecnologie disponibili
ENVIRON ha effettuato una ricerca sul web allo scopo di valutare l’esistenza di ulteriori
tecnologie, rispetto a quelle indagate nella Valutazione 2011, applicabili al trattamento dei
fanghi di AdC.
La ricerca è stata condotta secondo due filoni:
contatti forniti dalla Committente;
contatti raccolti dal personale ENVIRON in modo indipendente.
ENVIRON ha, infine, effettuato una ricerca sulle pubblicazioni scientifiche per verificare se,
sulla base di quanto pubblicamente disponibile, la comunità scientifica sia, in questo
momento, fonte di innovazione nel settore del trattamento dei fanghi da conceria.
3.1 Contatti forniti dalla Committente
In seguito sono riportati i risultati delle indagine condotte da ENVIRON attraverso i contatti
forniti dalla Committente.
1. Ghezz International: si tratta di una società di ingegneria con sede a Milano
specializzata nella realizzazione di impianti di trattamento rifiuti con particolare
esperienza (secondo quanto desunto dal sito web http://www.ghezzinternational/
com) nel trattamento dei fanghi di raffineria. È stato contattato
telefonicamente il Dott. Moroni, il quale si occupa di commercializzare gli impianti
prodotti da Envirotherm GmbH, di cui al punto seguente.
2. Envirotherm GmbH (http://www.envirotherm.de) è una società di ingegneria
tedesca, con sede ad Essen. Tra gli impianti da essa prodotti figurano quelli
destinati al trattamento dei fanghi industriali, compatibili quindi con le esigenze
della Committente. Al fine di ottenere maggiori informazioni è stato contattato per
email il dottor Werner Staab, il quale ha fornito del materiale informativo
(Allegato 1) riportante una panoramica delle caratteristiche della tecnologia di
interesse. Nella fattispecie, si tratta di impianti di gassificazione del fango, con
ambiente in carenza di ossigeno, ottenuta su letto fluido, con produzione di
syngas non polverulento. La Envirotherm si è inoltre resa disponibile alla
eventualità di effettuare delle prove dei fanghi prodotti da AdC presso un impianto
pilota.
3. Leveraged Green Energy (http://www.lgefund.com) è una società di investimenti
che, secondo quanto riportato dal Dott. La Porta, contattato telefonicamente, è
azionista di una società denominata Advanced Plasma Power (APP). APP è una
società, proprietaria dell’omonima tecnologia, attiva nel settore della
termodistruzione di fanghi organici. Secondo quanto disponibile sul sito web
(http://www.advancedplasmapower.com), la tecnologia opera gassificando
materia organica tramite plasma, con produzione di syngas e di un residuo
(denominato Plasmarok®), simile ad una roccia basaltica. Il materiale informativo
reperito sul sito web che illustra i principi di funzionamento della tecnologia è
riportato in Allegato 2. Secondo le informazioni disponibili sul medesimo sito
web, nel Regno Unito tale residuo è stato classificato come sottoprodotto e non
come rifiuto. Il Dott. La Porta ha espresso disponibilità nell’eventualità di
effettuare delle prove dei fanghi prodotti da AdC presso un impianto pilota ubicato
in Inghilterra. Secondo quanto riportato a voce e sulla base delle informazioni
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 8 ENVIRON
IT1001231
disponibili sul web, la tecnologia non è mai stata applicata specificamente al
settore della concia ma potrebbe risultare compatibile con le esigenze della
Committente, considerando che, a livello di valutazioni del tutto qualitative e
preliminari, si tratterebbe di una tecnologia simile a PyroArc®.
4. Sofcpower (http://www.sofcpower.com) è una società italiana che progetta e
realizza celle a combustibile basate sulla tecnologia SOFC (Solid Oxide Fuel
Cell). Le celle a combustibile costituiscono una delle possibili tecnologie di
utilizzo/recupero del syngas prodotto a valle del trattamento del fango di AdC
mediante i processi n.2 e 3 sopra elencati. Si ritiene pertanto che la scelta di tali
dispositivi, sebbene possa essere di interesse per AdC, possa essere effettuata
in un secondo tempo rispetto alla primaria tecnologia di trattamento del fango.
Tuttavia, si precisa che al momento non è stato possibile condurre delle indagini
dirette con i detentori di tale tecnologia.
3.2 Contatti indagati da ENVIRON in modo indipendente
Al fine di fornire una valutazione più completa, ENVIRON ha effettuato una ricerca di ulteriori
tecnologie disponibili sul mercato che potrebbero essere applicabili al caso AdC.
Si riportano in seguito i risultati delle indagini effettuate.
Elcon (http://www.elconrecycling.com) è una società israeliana (del gruppo
Shikun&Binui) detentrice del brevetto di una tecnologia attualmente impiegata in
Israele per la termodistruzione di rifiuti liquidi pericolosi e con forte interesse di
sviluppo di impianti in Italia. L’amministratore delegato (Dr. Zvi Elgat), contattato
via email, ha confermato che la tecnologia da essi impiegata potrebbe essere in
grado di trattare i rifiuti prodotti dalla Committente. Secondo quanto da questi
riportato, si tratta di una tecnologia basata sullo stripping a vapore delle sostanze
organiche e sulla loro ossidazione termica. Si riporta in Allegato 3 il materiale
descrittivo dell’impianto ricevuto dalla Elcon. Sulla base di queste informazioni
preliminari si ritiene che l’applicabilità al caso AdC possa essere di interesse e
pertanto è da approfondirsi.
Ecoespanso è la società che gestisce l’impianto di smaltimento dei fanghi prodotti
dal Consorzio Conciatori di Ponte a Cappiano (http://www.assoconciatori.it/), con
impianto sito in Santa Croce sull’Arno (PI). A seguito del contatto telefonico
(avvenuto in modalità anonima), non sono state rese disponibili informazioni
tecniche sul funzionamento dell’impianto e relativa tecnologia. Da quanto
disponibile sul sito di ARPAT
(http://www.arpat.toscana.it/…/…/2011/092-11/092-11-suolo.pdf), i
fanghi subiscono un trattamento di pirolisi che ha come residuo una sostanza
inerte impiegabile nella creazione di conglomerati bituminosi. ENVIRON ha
tuttavia riscontrato carenza di informazioni in merito alle emissioni in atmosfera
prodotte dall’impianto.
Veronesi Separatori è un’azienda che opera in Italia per conto della capogruppo
Flottweg (http://www.flottweg.de/). Essa è risultata essere una delle aziende
commercialmente più attive nel recupero del carniccio da concerie. Dalle
informazioni desunte tramite contatto telefonico, è risultato che la tecnologia da
essi proposta è principalmente orientata alla separazione di componenti, quali il
grasso animale (recuperabile) dalla matrice, da smaltire. Non si ritiene che tale
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 9 ENVIRON
IT1001231
tecnologia possa risultare applicabile in modo efficace per il trattamento dei
fanghi.
3.3 Valutazione in merito all’incenerimento dei fanghi
Nei precedenti paragrafi sono state individuate delle tecnologie alternative a quelle già
indagate nella Valutazione 2011 che tuttavia si basano, in linea generale, sullo stesso
principio di trattamento ossia la pirolizzazione dei fanghi, seppure ottenuta in diverse
condizioni operative e con diversi output attesi.
Un altro tipo di tecnologia applicabile potrebbe essere quella dell’incenerimento diretto dei
fanghi. L’incenerimento è una tecnologia che gode di un ampio background industriale ma in
generale non presenta caratteri di innovazione o di sperimentazione.
Sostanzialmente, i rifiuti da incenerire vengono alimentati in un forno ove la frazione
organica viene completamente ossidata dalla reazione di combustione e le ceneri vengono
raccolte per essere smaltite in discarica.
Si ritiene che questo tipo di soluzione sia applicabile dal punto di vista tecnico al caso AdC: i
fanghi di conceria sono caratterizzati da un elevato potere calorifico, poiché contengono
un’elevata frazione carboniosa (organica) che può essere ossidata. I metalli (tra cui il Cromo
VI) verrebbero legati alla scoria, che potrebbe essere smaltita in discarica, generando in
particolare dei volumi molto inferiori rispetto ai volumi da smaltire generati dagli altri processi
analizzati nei capitoli precedenti.
Di contro, si ritiene la convenienza economica di questa soluzione dovrebbe tuttavia essere
oggetto di una più dettagliata valutazione, che esula dagli scopi del presente rapporto. In via
del tutto generale, le principali voci di costo associate alla gestione di un impianto di
incenerimento di rifiuti pericolosi sono generalmente legate al trattamento dei fumi e allo
smaltimento delle ceneri di risulta. Nel caso AdC, seppure il volume di ceneri da smaltire in
discarica si riduce fortemente, le ceneri presenteranno elevate concentrazioni di metalli (in
particolare Cromo VI), determinando rifiuti di natura pericolosa ai quali sono associati elevati
costi di smaltimento. Per quanto riguarda il trattamento fumi, si ritiene che il costo possa
essere eccessivo se confrontato con la scala dell’impianto. Negli impianti di incenerimento
“classici” il volume dei fumi da trattare è tale che l’investimento economico è giustificato dalle
stesse dimensioni dell’impianto, mentre nel caso AdC il costo del sistema di trattamento fumi
sarebbe comunque elevato poiché non esso è generalmente proporzionale al volume da
trattare bensì alla tipologia del trattamento (nel caso AdC, sostanzialmente corrispondente
all’abbattimento delle polveri).
In conclusione, per le considerazioni sopra esposte, sebbene si ritiene che dal punto di vista
tecnico la tecnologia di incenerimento diretto sia applicabile, invece andrebbe valutata in
dettaglio la fattibilità e la sostenibilità economica.
3.4 Letteratura scientifica
Al fine di valutare in che misura la comunità scientifica stia innovando il settore del
trattamento dei fanghi da conceria, ENVIRON ha effettuato uno screening sulle pubblicazioni
scientifiche disponibili. L’esito di tale ricerca mostra che nel mondo scientifico, a livello
nazionale e internazionale, non emergono innovazioni di rilievo sullo sviluppo di nuove
tecnologie per il trattamento dei fanghi da concia.
Nel seguito sono riportati i riferimenti delle pubblicazioni consultate in via del tutto
preliminare e sulla base degli Abstract pubblicamente disponibili.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 10 ENVIRON
IT1001231
A bench study on chromium recovery from tannery sludge
G. Macchi, M. Pagano, M. Pettine, M. Santori, G. Tiravanti
Water Research - Volume 25, Issue 8, August 1991, Pages 1019–1026
Vitrification of Chromium Electroplating Sludge
Chun-Teh Li Wen-Jhy Lee, Kuo-Lin Huang, Sheng-Feng Fu, Yi-Chieh Lai
Environ. Sci. Technol., 2007, 41 (8), pp 2950–2956
Behavior of chromium, nickel, copper, zinc, cadmium, mercury, and lead during the
pyrolysis of sewage sludge
Rainer C. Kistler , Fritz. Widmer , Paul H. Brunner
Environ. Sci. Technol., 1987, 21 (7), pp 704–708
Tannery Wastewater Treatment Using a Sequencing Batch Membrane Reactor
Kazuo Yamamoto* and Khin Muang Win
Water Science & Technology Vol 23 No 7-9 pp 1639–1648 © IWA Publishing 1991
Recovery of Chromium from Sludge Formed after Neutralisation of Chromic
Wastewater
I. Bojanowska
Polish Journal of Environmental Studies Vol. 11, No. 2 (2002), 117-121
Thermal behavior of chromium electroplating sludge
D.C.R Espinosa, J.A.S Tenório
Waste Management - Volume 21, Issue 4, July 2001, Pages 405–410
Treatment of tannery wastewater by chemical coagulation
Z Song, C.J Williamsb, R.G.J Edyveanc
Desalination - Volume 164, Issue 3, 15 April 2004, Pages 249–259
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 11 ENVIRON
IT1001231
3.5 Conclusioni
La ricerca di ulteriori tecnologie rispetto a quelle indagate nella Valutazione del 2011 ha
portato ad identificare tra le varie proposte attualmente esistenti sul mercato tre possibili
soluzioni, commercializzate rispettivamente dalle società Envirotherm GmbH, Advanced
Plasma Power ed Elcon. Trattasi tuttavia di una ricerca condotta in via del tutto preliminare e
qualitativa, di cui si raccomanda di procedere con approfondimenti per analizzare l’effettiva
applicabilità delle tecnologie proposte al caso AdC.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 12 ENVIRON
IT1001231
4 Conclusioni finali
Su incarico di Acque del Chiampo, ENVIRON ha condotto un aggiornamento della
valutazione di possibili tecnologie per il trattamento del fango di depurazione delle acque di
conceria. In particolare, tale valutazione è stata condotta in aggiornamento a quanto
analizzato nel 2011 (“Valutazione dei processi termici di inertizzazione dei fanghi prodotti
dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello – Relazione finale, Dicembre 2011”),
al fine di verificare eventuali sviluppi sulle tecnologie intercorsi dal 2012 in poi, tali da
consigliare una revisione od un ampliamento del lavoro svolto sino al 2011.
La valutazione si è articolata effettuando dapprima l’esistenza di aggiornamenti delle
tecnologie già individuate nel 2011 e successivamente ricercando ulteriori soluzioni
applicabili per il caso AdC.
Per quanto concernente le tecnologie comprese nella Valutazione 2011, si conclude che:
sulla base delle informazioni raccolte, nessuna delle quattro tecnologie comprese
nella Valutazione 2011 ha subito modifiche, pertanto le conclusioni ottenute dalla
suddetta valutazione rimangono ancora valide;
secondo quanto riportato a voce dal CEO di ScanArc, la tecnologia PyroArc® ha
visto maggiori sviluppi rispetto al 2011, essendo stati realizzati due ulteriori
impianti in aggiunta a quello già noto alla Committente. Considerato che le
principali criticità emerse nel corso della sperimentazione effettuata con tale
tecnologia riguardavano la mancanza di informazioni sulle acque reflue, sulle
emissioni in atmosfera e sulle scorie, si ritiene che possa essere utile ripristinare
il contatto con ScanArc per valutare l’opportunità di programmare una nuova
serie di test mirati a colmare le lacune della precedente sperimentazione.
Per quanto riguarda ulteriori tecnologie indagate e non già comprese nella Valutazione
2011, la ricerca condotta ha portato ad identificare tra le varie proposte potenzialmente
applicabili al caso AdC tre possibili soluzioni, commercializzate rispettivamente dalle società
Envirotherm GmbH, Advanced Plasma Power ed Elcon. Trattasi tuttavia di una ricerca
condotta in via del tutto preliminare e qualitativa, pertanto si suggerisce di entrare in contatto
con le sopra indicate società al fine di ottenere approfondimenti in merito alle tecnologie e
verificare l’opportunità di condurre dei test pilota.
Infine, sulla base della valutazione condotta, ENVIRON ritiene che le seguenti aziende, in
ordine di priorità, possano essere ulteriormente indagate per approfondire l’applicabilità delle
tecnologie da esse proposte:
1. ScanArc - tecnologia già nota ad AdC, e sulla quale sono presenti molte più
informazioni rispetto ad ogni altra scelta. Lo sviluppo di due ulteriori impianti al 2012
ad oggi fornirebbe una dimostrazione dell’efficacia della tecnologia proposta. Inoltre
si sottolinea che questa risulta essere l’unica delle quattro tecnologie oggetto della
Valutazione 2011 ad essersi nel contempo sviluppata industrialmente.
2. Envirotherm - le informazioni disponibili in merito alla tecnologia applicata sono al
momento limitate ma, se verranno integrate e supportate da prove scientifiche ed
industriali, mostrano una tecnologia di potenziale interesse per AdC.
3. Advanced Plasma Power - la tecnologia proposta da questa azienda mostrerebbe un
processo potenzialmente applicabile e di interesse per AdC. La percorribilità di tale
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 13 ENVIRON
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tecnologia potrebbe inoltre essere di rilevante interesse, soprattutto se condizionata
alla possibilità di classificare i residui come sottoprodotto e non come rifiuto.
4. Elcon - le informazioni al momento disponibili sulla applicabilità di tale tecnologia al
caso AdC sono decisamente limitate. Si suggerisce comunque di avviare un canale
di comunicazione al fine di approfondire tale aspetto per non escludere soluzioni che
potrebbero essere potenzialmente innovative.
In ultimo si ritiene che anche la tecnologia di incenerimento diretto sia ritenuta applicabile dal
punto di vista tecnico al caso AdC, tuttavia ne andrebbe valutata in dettaglio la fattibilità e la
sostenibilità economica.
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
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Allegato 1
Presentazione dell’impianto Envirotherm
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Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
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Allegato 2
Presentazione della tecnologia Advanced Plasma Power
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
IT1001231
Allegato 3
Presentazione dell’impianto Elcon
Studio preliminare sulle
tecnologie applicabili per il
trattamento di fanghi di conceria
Preparato per:
Acque del Chiampo S.p.A.
Preparato da:
ENVIRON Italy S.r.l.
Sede di Roma
Data:
Aprile 2014
Numero di progetto:
IT1001231
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 i ENVIRON
IT1001231
Progetto: IT1001108
Emissione: Rev.0
Autori: Massimiliano Böhm
Verificato: Alessia Toma
(firma):
Approvato / Project Director Marco Barlettani
(firma):
Data: 12 Aprile 2014
ENVIRON eroga i propri servizi secondo gli standard operativi del proprio Sistema di Gestione
Integrato Qualità, Ambiente e Sicurezza, in conformità a quanto previsto dalle norme UNI EN ISO
9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 e OHSAS 18001:2007. Il Sistema di Gestione Integrato è
certificato da SGS Italia Spa nell’ambito di uno schema di accreditamento garantito da ACCREDIA.
Questo rapporto è stato preparato da ENVIRON secondo le modalità concordate con il Cliente, ed
esercitando il proprio giudizio professionale sulla base delle conoscenze disponibili, utilizzando
personale di adeguata competenza, prestando la massima cura e l’attenzione possibili in funzione
delle risorse umane e finanziarie allocate al progetto.
Il quadro di riferimento per la redazione del presente documento è definito al momento e alle
condizioni in cui il servizio è fornito e pertanto non potrà essere valutato secondo standard applicabili
in momenti successivi. Le stime dei costi, le raccomandazioni e le opinioni presentate in questo
rapporto sono fornite sulla base delle nostra esperienza e del nostro giudizio professionale e non
costituiscono garanzie e/o certificazioni. ENVIRON non fornisce altre garanzie, esplicite o implicite,
rispetto ai propri servizi.
Questo rapporto è destinato ad uso esclusivo di Acque del Chiampo S.p.A.. ENVIRON non si
assume responsabilità alcuna nei confronti di terzi a cui venga consegnato, in tutto o in parte, questo
rapporto, ad esclusione dei casi in cui la diffusione a terzi sia stata preliminarmente concordata
formalmente con ENVIRON. I terzi sopra citati che utilizzino per qualsivoglia scopo i contenuti di
questo rapporto lo fanno a loro esclusivo rischio e pericolo.
ENVIRON non si assume alcuna responsabilità nei confronti del Cliente e nei confronti di terzi in
relazione a qualsiasi elemento non incluso nello scopo del lavoro preventivamente concordato con il
Cliente stesso.
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ii ENVIRON
IT1001231
Indice
1 Introduzione............................................................................................................. 3
2 Verifica dello stato dell’arte delle tecnologie già indagate nel 2011 .................. 4
2.1 PyroArc® ................................................................................................................................ 4
2.2 ThermoEcoFan (T.E.F) .......................................................................................................... 5
2.3 Isotherm pwr® ........................................................................................................................ 5
2.4 AquaCritox® ........................................................................................................................... 5
2.5 Conclusioni ............................................................................................................................ 6
3 Ricerca di nuove tecnologie disponibili ............................................................... 7
3.1 Contatti forniti dalla Committente ........................................................................................ 7
3.2 Contatti indagati da ENVIRON in modo indipendente ....................................................... 8
3.3 Valutazione in merito all’incenerimento dei fanghi ............................................................ 9
3.4 Letteratura scientifica ........................................................................................................... 9
3.5 Conclusioni .......................................................................................................................... 11
4 Conclusioni finali .................................................................................................. 12
Allegato 1 – Presentazione dell’impianto Envirotherm
Allegato 2 – Presentazione della tecnologia Advanced Plasma Power
Allegato 3 – Presentazione dell’impianto Elcon
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 3 ENVIRON
IT1001231
1 Introduzione
Il presente documento è stato redatto da ENVIRON ITALY S.r.l. (nel seguito ENVIRON), a
seguito della richiesta espressa da Acque del Chiampo S.p.A. (nel seguito AdC o la
Committente), per condurre una valutazione di tecnologie applicabili per il trattamento di
fanghi di depurazione delle acque di conceria.
AdC gestisce un impianto di depurazione, sito ad Arzignano, che tratta acque dell’industria
conciaria e produce fanghi. Le caratteristiche di tali fanghi elencate a seguire rendono
difficoltoso il loro smaltimento diretto in discarica:
elevato contenuto di cromo esavalente-Cr(VI);
alto potere calorifero.
Negli anni scorsi, AdC aveva già commissionato uno studio analogo i cui risultati sono
riassunti nel documento “Valutazione dei processi termici di inertizzazione dei fanghi
prodotti dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello – Relazione finale,
Dicembre 2011” (cui si farà riferimento in seguito come “Valutazione 2011”). Tale
documento è stato impiegato da ENVIRON come punto di partenza per il proprio lavoro
verificando eventuali sviluppi sulle tecnologie intercorsi dal 2012 in poi, tali da consigliare
una revisione od un ampliamento del lavoro svolto sino al 2011.
La valutazione condotta da ENVIRON si è articolata nei due step di seguito descritti:
i. È stato condotto una verifica sulla presenza di aggiornamenti delle tecnologie
riportate nella Valutazione 2011, al fine di verificare eventuali miglioramenti
tecnologici rispetto a quanto descritto, ivi compresi la disponibilità di nuovi dati, la
presenza di nuovi impianti realizzati od altri aggiornamenti di qualsiasi tipo.
ii. E’ stata effettuata una ricerca di ulteriori tecnologie potenzialmente applicabili al
caso AdC, rispetto a quelle già indagate nella Valutazione 2011. Tale ricerca è stata
condotta sulla base di:
a. contatti telefonici con aziende del settore (alcune delle quali precedentemente
indicate dalla Committente);
b. documentazione pubblicamente disponibile nel web, inclusa una indagine su
pubblicazioni scientifiche di settore.
Ciascuno dei punti di cui sopra è discusso in un capitolo del presente report, cui farà
seguito un capitolo contenente le considerazioni conclusive.
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 4 ENVIRON
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2 Verifica dello stato dell’arte delle tecnologie già
indagate nel 2011
Il documento Valutazione 2011 individua quattro tecnologie potenzialmente applicabili per il
trattamento dei fanghi prodotti da AdC, ossia:
PyroArc® (ScanArc Plasma Technologies1), processo di pirolisi comprendente
il trattamento dei gas con una torcia al plasma;
ThermoEcoFan (T.E.F) (Eurosistemi), processo di piro-gassificazione del fango
essiccato, vetrificazione degli inerti e gassificazione del syngas prodotto dal
fango durante l’essiccazione;
Isotherm pwr® (Itea), processo di combustione flameless ad alta temperatura;
AquaCritox® (Scfi/Siad), processo di ossidazione diretta dei fanghi, mediante
ossigeno, all’interno di un reattore in condizioni supercritiche.
Nei paragrafi che seguono sono descritte le azioni intraprese da ENVIRON per verificare se,
negli ultimi anni, si sono rese disponibili tecnologie od informazioni aggiuntive rispetto a
quanto riportato nella Valutazione 2011.
2.1 PyroArc®
Il processo denominato PyroArc®, di proprietà della svedese ScanArc Plasma Technologies,
è quello maggiormente studiato da parte della Committente, essendo state effettuate delle
prove sperimentali su un impianto realizzato in Norvegia (presso la Nye Osterøy Miljø). Le
prove sono state condotte nel 2003 dalla SICIT Chemitech S.p.A., per conto di AdC, ed i
relativi risultati sono ricompresi nel documento “Valutazione della tecnologia PyroArc® per
l’inertizzazione dei fanghi conciari provenienti da Arzignano e Montebello – la
sperimentazione nell’impianto della Nye Osterøy Miljø (Norvegia)” redatto da ARPAV nel
giugno 2013 (da qui in avanti indicato come Valutazione ARPAV 2013).
ENVIRON ha contattato la ScanArc Plasma Technologies al fine di verificare la presenza di
aggiornamenti di rilievo. Nello specifico è stato contattato telefonicamente il CEO
dell’azienda, Bror Magnus Heegaard, dal quale sono state ricevute le seguenti informazioni
di rilievo:
la tecnologia non ha subito radicali mutamenti rispetto a quanto descritto nella
Valutazione 2011, le cui considerazioni sono da ritenersi ancora valide;
l’impianto della Nye Osterøy Miljø non è più in funzione ma è stato trasferito
presso un’analoga azienda in Polonia, ove è operativo;
in aggiunta all’impianto citato, sono stati realizzati due impianti che applicano la
stessa tecnologia, uno in Svezia (trattamento di fanghi ricchi in cadmio
provenienti da recupero di batterie) ed uno in Finlandia (ad oggi sottoposto a
revamping e quindi non in funzione almeno per tutto il 2014; tuttavia non è chiara
la tipologia di trattamento operata da tale impianto pre/post revamping).
1 Nella Valutazione 2011 la Sicit Chemitech/EnviroArc era l’azienda di riferimento indicata per questa tecnologia. In questa
sede si è preferito indagare direttamente la società proprietaria della tecnologia, ossia la ScanArc Plasma Technology (cfr.
http://www.scanarc.se/pages.asp?PageID=4287)
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Emissione: Aprile 2014 5 ENVIRON
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In base alle ricerche condotte, sebbene la tecnologia non sia stata modificata, la presenza di
diversi impianti sul territorio è segnale di un conseguente sviluppo industriale e quindi di un
incremento del know-how tecnico. Si ritiene quindi che tale aspetto possa essere di
interesse per AdC al fine di continuare a perseguire l’applicabilità di tale tecnologia.
In particolare, considerato che le principali criticità emerse nel corso della sperimentazione
effettuata nel 2003 presso l’impianto della Nye Osterøy Miljø (vd. par. 3.2 della Valutazione
ARPAV 2013) riguardavano la mancanza di informazioni sulle acque reflue, sulle emissioni
in atmosfera e sulle scorie in relazione allo sviluppo dei nuovi impianti, si ritiene che possa
essere utile ripristinare il contatto con ScanArc al fine di valutare l’opportunità di
programmare una nuova serie di test mirati a colmare le lacune della precedente
sperimentazione.
2.2 ThermoEcoFan (T.E.F)
La tecnologia ThermoEcoFan (T.E.F) è ad oggi gestita dalla società “Ecologia Informatica”,
di Bergamo (http://www.ecologiainformatica.com/…/www.ecologiainformatic…).
L’ingegner Ronchi, contattato telefonicamente da ENVIRON, ha riferito che l’unico impianto
attivo che implementa la tecnologia T.E.F. è sito in Slovenia, asservito ad un’azienda
farmaceutica. Rispetto a quanto noto ad AdC (che ha, secondo quanto riferito, visitato detto
impianto), l’impianto è stato equipaggiato con nuovi bruciatori e sono stati migliorati i sistemi
di alimentazione, ma non sono variati né la tecnologia nè il funzionamento di base.
Non essendo stati riscontrati aggiornamenti della tecnologia rispetto a quando analizzato
nella Valutazione 2011, si ritiene quindi che tutte le considerazioni espresse in passato siano
da ritenersi ancora valide.
2.3 Isotherm pwr®
ENVIRON ha raccolto le informazioni pubblicamente disponibili su questa tecnologia, non
riscontrando differenze rispetto a quanto descritto nella Valutazione 2011.
Al momento sono esistenti due impianti che operano secondo questa tecnologia:
Impianto da 15 MWt a Singapore (applicazione rifiuti industriali);
Impianto pilota da 5 MWt realizzato a Gioia del Colle (BA).
Non essendo stati riscontrati aggiornamenti della tecnologia rispetto a quando analizzato
nella Valutazione 2011, si ritiene che tutte le considerazioni espresse in passato siano da
ritenersi ancora valide.
2.4 AquaCritox®
Al fine verificare la presenza di aggiornamenti sulla tecnologia sono stati contattati l’ingegner
Riccardo Calvi di SIAD (via telefono) e il dott. John O'Regan di SCFI (via mail).
Entrambi hanno riportato che non vi sono aggiornamenti di rilievo alla tecnologia
AquaCritox® rispetto alla Valutazione 2011. Si conferma che non è stato realizzato nessun
impianto su scala industriale, mentre l’impianto pilota attivo nel 2011 è ancora funzionante
ed eventualmente disponibile per effettuare delle prove. Le persone contattate hanno infine
confermato che l’offerta fatta in passato ad AdC risulta ancora valida.
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Emissione: Aprile 2014 6 ENVIRON
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2.5 Conclusioni
Sulla base delle informazioni raccolte, nessuna delle quattro tecnologie comprese nella
Valutazione 2011 ha subito modifiche, pertanto le conclusioni ottenute dalla suddetta
valutazione rimangono valide. Tuttavia, a fronte delle informazioni relative ai nuovi impianti
realizzati con la tecnologia PyroArc®, si ritiene che possa essere utile ripristinare il contatto
con ScanArc per valutare l’opportunità di programmare una nuova serie di test.
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 7 ENVIRON
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3 Ricerca di nuove tecnologie disponibili
ENVIRON ha effettuato una ricerca sul web allo scopo di valutare l’esistenza di ulteriori
tecnologie, rispetto a quelle indagate nella Valutazione 2011, applicabili al trattamento dei
fanghi di AdC.
La ricerca è stata condotta secondo due filoni:
contatti forniti dalla Committente;
contatti raccolti dal personale ENVIRON in modo indipendente.
ENVIRON ha, infine, effettuato una ricerca sulle pubblicazioni scientifiche per verificare se,
sulla base di quanto pubblicamente disponibile, la comunità scientifica sia, in questo
momento, fonte di innovazione nel settore del trattamento dei fanghi da conceria.
3.1 Contatti forniti dalla Committente
In seguito sono riportati i risultati delle indagine condotte da ENVIRON attraverso i contatti
forniti dalla Committente.
1. Ghezz International: si tratta di una società di ingegneria con sede a Milano
specializzata nella realizzazione di impianti di trattamento rifiuti con particolare
esperienza (secondo quanto desunto dal sito web http://www.ghezzinternational/
com) nel trattamento dei fanghi di raffineria. È stato contattato
telefonicamente il Dott. Moroni, il quale si occupa di commercializzare gli impianti
prodotti da Envirotherm GmbH, di cui al punto seguente.
2. Envirotherm GmbH (http://www.envirotherm.de) è una società di ingegneria
tedesca, con sede ad Essen. Tra gli impianti da essa prodotti figurano quelli
destinati al trattamento dei fanghi industriali, compatibili quindi con le esigenze
della Committente. Al fine di ottenere maggiori informazioni è stato contattato per
email il dottor Werner Staab, il quale ha fornito del materiale informativo
(Allegato 1) riportante una panoramica delle caratteristiche della tecnologia di
interesse. Nella fattispecie, si tratta di impianti di gassificazione del fango, con
ambiente in carenza di ossigeno, ottenuta su letto fluido, con produzione di
syngas non polverulento. La Envirotherm si è inoltre resa disponibile alla
eventualità di effettuare delle prove dei fanghi prodotti da AdC presso un impianto
pilota.
3. Leveraged Green Energy (http://www.lgefund.com) è una società di investimenti
che, secondo quanto riportato dal Dott. La Porta, contattato telefonicamente, è
azionista di una società denominata Advanced Plasma Power (APP). APP è una
società, proprietaria dell’omonima tecnologia, attiva nel settore della
termodistruzione di fanghi organici. Secondo quanto disponibile sul sito web
(http://www.advancedplasmapower.com), la tecnologia opera gassificando
materia organica tramite plasma, con produzione di syngas e di un residuo
(denominato Plasmarok®), simile ad una roccia basaltica. Il materiale informativo
reperito sul sito web che illustra i principi di funzionamento della tecnologia è
riportato in Allegato 2. Secondo le informazioni disponibili sul medesimo sito
web, nel Regno Unito tale residuo è stato classificato come sottoprodotto e non
come rifiuto. Il Dott. La Porta ha espresso disponibilità nell’eventualità di
effettuare delle prove dei fanghi prodotti da AdC presso un impianto pilota ubicato
in Inghilterra. Secondo quanto riportato a voce e sulla base delle informazioni
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 8 ENVIRON
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disponibili sul web, la tecnologia non è mai stata applicata specificamente al
settore della concia ma potrebbe risultare compatibile con le esigenze della
Committente, considerando che, a livello di valutazioni del tutto qualitative e
preliminari, si tratterebbe di una tecnologia simile a PyroArc®.
4. Sofcpower (http://www.sofcpower.com) è una società italiana che progetta e
realizza celle a combustibile basate sulla tecnologia SOFC (Solid Oxide Fuel
Cell). Le celle a combustibile costituiscono una delle possibili tecnologie di
utilizzo/recupero del syngas prodotto a valle del trattamento del fango di AdC
mediante i processi n.2 e 3 sopra elencati. Si ritiene pertanto che la scelta di tali
dispositivi, sebbene possa essere di interesse per AdC, possa essere effettuata
in un secondo tempo rispetto alla primaria tecnologia di trattamento del fango.
Tuttavia, si precisa che al momento non è stato possibile condurre delle indagini
dirette con i detentori di tale tecnologia.
3.2 Contatti indagati da ENVIRON in modo indipendente
Al fine di fornire una valutazione più completa, ENVIRON ha effettuato una ricerca di ulteriori
tecnologie disponibili sul mercato che potrebbero essere applicabili al caso AdC.
Si riportano in seguito i risultati delle indagini effettuate.
Elcon (http://www.elconrecycling.com) è una società israeliana (del gruppo
Shikun&Binui) detentrice del brevetto di una tecnologia attualmente impiegata in
Israele per la termodistruzione di rifiuti liquidi pericolosi e con forte interesse di
sviluppo di impianti in Italia. L’amministratore delegato (Dr. Zvi Elgat), contattato
via email, ha confermato che la tecnologia da essi impiegata potrebbe essere in
grado di trattare i rifiuti prodotti dalla Committente. Secondo quanto da questi
riportato, si tratta di una tecnologia basata sullo stripping a vapore delle sostanze
organiche e sulla loro ossidazione termica. Si riporta in Allegato 3 il materiale
descrittivo dell’impianto ricevuto dalla Elcon. Sulla base di queste informazioni
preliminari si ritiene che l’applicabilità al caso AdC possa essere di interesse e
pertanto è da approfondirsi.
Ecoespanso è la società che gestisce l’impianto di smaltimento dei fanghi prodotti
dal Consorzio Conciatori di Ponte a Cappiano (http://www.assoconciatori.it/), con
impianto sito in Santa Croce sull’Arno (PI). A seguito del contatto telefonico
(avvenuto in modalità anonima), non sono state rese disponibili informazioni
tecniche sul funzionamento dell’impianto e relativa tecnologia. Da quanto
disponibile sul sito di ARPAT
(http://www.arpat.toscana.it/…/…/2011/092-11/092-11-suolo.pdf), i
fanghi subiscono un trattamento di pirolisi che ha come residuo una sostanza
inerte impiegabile nella creazione di conglomerati bituminosi. ENVIRON ha
tuttavia riscontrato carenza di informazioni in merito alle emissioni in atmosfera
prodotte dall’impianto.
Veronesi Separatori è un’azienda che opera in Italia per conto della capogruppo
Flottweg (http://www.flottweg.de/). Essa è risultata essere una delle aziende
commercialmente più attive nel recupero del carniccio da concerie. Dalle
informazioni desunte tramite contatto telefonico, è risultato che la tecnologia da
essi proposta è principalmente orientata alla separazione di componenti, quali il
grasso animale (recuperabile) dalla matrice, da smaltire. Non si ritiene che tale
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 9 ENVIRON
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tecnologia possa risultare applicabile in modo efficace per il trattamento dei
fanghi.
3.3 Valutazione in merito all’incenerimento dei fanghi
Nei precedenti paragrafi sono state individuate delle tecnologie alternative a quelle già
indagate nella Valutazione 2011 che tuttavia si basano, in linea generale, sullo stesso
principio di trattamento ossia la pirolizzazione dei fanghi, seppure ottenuta in diverse
condizioni operative e con diversi output attesi.
Un altro tipo di tecnologia applicabile potrebbe essere quella dell’incenerimento diretto dei
fanghi. L’incenerimento è una tecnologia che gode di un ampio background industriale ma in
generale non presenta caratteri di innovazione o di sperimentazione.
Sostanzialmente, i rifiuti da incenerire vengono alimentati in un forno ove la frazione
organica viene completamente ossidata dalla reazione di combustione e le ceneri vengono
raccolte per essere smaltite in discarica.
Si ritiene che questo tipo di soluzione sia applicabile dal punto di vista tecnico al caso AdC: i
fanghi di conceria sono caratterizzati da un elevato potere calorifico, poiché contengono
un’elevata frazione carboniosa (organica) che può essere ossidata. I metalli (tra cui il Cromo
VI) verrebbero legati alla scoria, che potrebbe essere smaltita in discarica, generando in
particolare dei volumi molto inferiori rispetto ai volumi da smaltire generati dagli altri processi
analizzati nei capitoli precedenti.
Di contro, si ritiene la convenienza economica di questa soluzione dovrebbe tuttavia essere
oggetto di una più dettagliata valutazione, che esula dagli scopi del presente rapporto. In via
del tutto generale, le principali voci di costo associate alla gestione di un impianto di
incenerimento di rifiuti pericolosi sono generalmente legate al trattamento dei fumi e allo
smaltimento delle ceneri di risulta. Nel caso AdC, seppure il volume di ceneri da smaltire in
discarica si riduce fortemente, le ceneri presenteranno elevate concentrazioni di metalli (in
particolare Cromo VI), determinando rifiuti di natura pericolosa ai quali sono associati elevati
costi di smaltimento. Per quanto riguarda il trattamento fumi, si ritiene che il costo possa
essere eccessivo se confrontato con la scala dell’impianto. Negli impianti di incenerimento
“classici” il volume dei fumi da trattare è tale che l’investimento economico è giustificato dalle
stesse dimensioni dell’impianto, mentre nel caso AdC il costo del sistema di trattamento fumi
sarebbe comunque elevato poiché non esso è generalmente proporzionale al volume da
trattare bensì alla tipologia del trattamento (nel caso AdC, sostanzialmente corrispondente
all’abbattimento delle polveri).
In conclusione, per le considerazioni sopra esposte, sebbene si ritiene che dal punto di vista
tecnico la tecnologia di incenerimento diretto sia applicabile, invece andrebbe valutata in
dettaglio la fattibilità e la sostenibilità economica.
3.4 Letteratura scientifica
Al fine di valutare in che misura la comunità scientifica stia innovando il settore del
trattamento dei fanghi da conceria, ENVIRON ha effettuato uno screening sulle pubblicazioni
scientifiche disponibili. L’esito di tale ricerca mostra che nel mondo scientifico, a livello
nazionale e internazionale, non emergono innovazioni di rilievo sullo sviluppo di nuove
tecnologie per il trattamento dei fanghi da concia.
Nel seguito sono riportati i riferimenti delle pubblicazioni consultate in via del tutto
preliminare e sulla base degli Abstract pubblicamente disponibili.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 10 ENVIRON
IT1001231
A bench study on chromium recovery from tannery sludge
G. Macchi, M. Pagano, M. Pettine, M. Santori, G. Tiravanti
Water Research - Volume 25, Issue 8, August 1991, Pages 1019–1026
Vitrification of Chromium Electroplating Sludge
Chun-Teh Li Wen-Jhy Lee, Kuo-Lin Huang, Sheng-Feng Fu, Yi-Chieh Lai
Environ. Sci. Technol., 2007, 41 (8), pp 2950–2956
Behavior of chromium, nickel, copper, zinc, cadmium, mercury, and lead during the
pyrolysis of sewage sludge
Rainer C. Kistler , Fritz. Widmer , Paul H. Brunner
Environ. Sci. Technol., 1987, 21 (7), pp 704–708
Tannery Wastewater Treatment Using a Sequencing Batch Membrane Reactor
Kazuo Yamamoto* and Khin Muang Win
Water Science & Technology Vol 23 No 7-9 pp 1639–1648 © IWA Publishing 1991
Recovery of Chromium from Sludge Formed after Neutralisation of Chromic
Wastewater
I. Bojanowska
Polish Journal of Environmental Studies Vol. 11, No. 2 (2002), 117-121
Thermal behavior of chromium electroplating sludge
D.C.R Espinosa, J.A.S Tenório
Waste Management - Volume 21, Issue 4, July 2001, Pages 405–410
Treatment of tannery wastewater by chemical coagulation
Z Song, C.J Williamsb, R.G.J Edyveanc
Desalination - Volume 164, Issue 3, 15 April 2004, Pages 249–259
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 11 ENVIRON
IT1001231
3.5 Conclusioni
La ricerca di ulteriori tecnologie rispetto a quelle indagate nella Valutazione del 2011 ha
portato ad identificare tra le varie proposte attualmente esistenti sul mercato tre possibili
soluzioni, commercializzate rispettivamente dalle società Envirotherm GmbH, Advanced
Plasma Power ed Elcon. Trattasi tuttavia di una ricerca condotta in via del tutto preliminare e
qualitativa, di cui si raccomanda di procedere con approfondimenti per analizzare l’effettiva
applicabilità delle tecnologie proposte al caso AdC.
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 12 ENVIRON
IT1001231
4 Conclusioni finali
Su incarico di Acque del Chiampo, ENVIRON ha condotto un aggiornamento della
valutazione di possibili tecnologie per il trattamento del fango di depurazione delle acque di
conceria. In particolare, tale valutazione è stata condotta in aggiornamento a quanto
analizzato nel 2011 (“Valutazione dei processi termici di inertizzazione dei fanghi prodotti
dagli impianti di depurazione di Arzignano e Montebello – Relazione finale, Dicembre 2011”),
al fine di verificare eventuali sviluppi sulle tecnologie intercorsi dal 2012 in poi, tali da
consigliare una revisione od un ampliamento del lavoro svolto sino al 2011.
La valutazione si è articolata effettuando dapprima l’esistenza di aggiornamenti delle
tecnologie già individuate nel 2011 e successivamente ricercando ulteriori soluzioni
applicabili per il caso AdC.
Per quanto concernente le tecnologie comprese nella Valutazione 2011, si conclude che:
sulla base delle informazioni raccolte, nessuna delle quattro tecnologie comprese
nella Valutazione 2011 ha subito modifiche, pertanto le conclusioni ottenute dalla
suddetta valutazione rimangono ancora valide;
secondo quanto riportato a voce dal CEO di ScanArc, la tecnologia PyroArc® ha
visto maggiori sviluppi rispetto al 2011, essendo stati realizzati due ulteriori
impianti in aggiunta a quello già noto alla Committente. Considerato che le
principali criticità emerse nel corso della sperimentazione effettuata con tale
tecnologia riguardavano la mancanza di informazioni sulle acque reflue, sulle
emissioni in atmosfera e sulle scorie, si ritiene che possa essere utile ripristinare
il contatto con ScanArc per valutare l’opportunità di programmare una nuova
serie di test mirati a colmare le lacune della precedente sperimentazione.
Per quanto riguarda ulteriori tecnologie indagate e non già comprese nella Valutazione
2011, la ricerca condotta ha portato ad identificare tra le varie proposte potenzialmente
applicabili al caso AdC tre possibili soluzioni, commercializzate rispettivamente dalle società
Envirotherm GmbH, Advanced Plasma Power ed Elcon. Trattasi tuttavia di una ricerca
condotta in via del tutto preliminare e qualitativa, pertanto si suggerisce di entrare in contatto
con le sopra indicate società al fine di ottenere approfondimenti in merito alle tecnologie e
verificare l’opportunità di condurre dei test pilota.
Infine, sulla base della valutazione condotta, ENVIRON ritiene che le seguenti aziende, in
ordine di priorità, possano essere ulteriormente indagate per approfondire l’applicabilità delle
tecnologie da esse proposte:
1. ScanArc - tecnologia già nota ad AdC, e sulla quale sono presenti molte più
informazioni rispetto ad ogni altra scelta. Lo sviluppo di due ulteriori impianti al 2012
ad oggi fornirebbe una dimostrazione dell’efficacia della tecnologia proposta. Inoltre
si sottolinea che questa risulta essere l’unica delle quattro tecnologie oggetto della
Valutazione 2011 ad essersi nel contempo sviluppata industrialmente.
2. Envirotherm - le informazioni disponibili in merito alla tecnologia applicata sono al
momento limitate ma, se verranno integrate e supportate da prove scientifiche ed
industriali, mostrano una tecnologia di potenziale interesse per AdC.
3. Advanced Plasma Power - la tecnologia proposta da questa azienda mostrerebbe un
processo potenzialmente applicabile e di interesse per AdC. La percorribilità di tale
Acque del Chiampo Studio preliminare sulle tecnologie applicabili
per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 13 ENVIRON
IT1001231
tecnologia potrebbe inoltre essere di rilevante interesse, soprattutto se condizionata
alla possibilità di classificare i residui come sottoprodotto e non come rifiuto.
4. Elcon - le informazioni al momento disponibili sulla applicabilità di tale tecnologia al
caso AdC sono decisamente limitate. Si suggerisce comunque di avviare un canale
di comunicazione al fine di approfondire tale aspetto per non escludere soluzioni che
potrebbero essere potenzialmente innovative.
In ultimo si ritiene che anche la tecnologia di incenerimento diretto sia ritenuta applicabile dal
punto di vista tecnico al caso AdC, tuttavia ne andrebbe valutata in dettaglio la fattibilità e la
sostenibilità economica.
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
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Allegato 1
Presentazione dell’impianto Envirotherm
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
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Allegato 2
Presentazione della tecnologia Advanced Plasma Power
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per il trattamento di fanghi di conceria
Emissione: Aprile 2014 ENVIRON
IT1001231
Allegato 3
Presentazione dell’impianto Elcon
Fanghi,tempo scaduto la politica decida
Dal Consigliere di Arzignano Piero Magnabosco: la
cosa più triste dell'intervista di oggi sul GDV dell'amministratore
unico di acque del Chiampo è che, da quanto dice Serafin, tutti i
sindaci della valle erano al corrente della cosa ma nessuno ha detto
niente ai cittadini, nessuno. Questa è la considerazione in cui ci
tengono i nostri amministratori.
Pietro Magnabosco Sindaco
Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici «Fanghi,la scelta passa
Il 17 settembre c'è stato il convegno a Villa Da Porto di Montorso per presentare il Distretto della pelle.
( Di strano si può notare che era assente il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin e che non si è parlato di gassificare i fanghi. )
ARZIGNANO.Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici
«Fanghi,la scelta passa
per la sperimentazione»
Il “Distretto della Pelle” vuole dare
voce unica alla filiera della concia
Avviati tavoli di lavoro su i temi
ambiente, formazione e ricerca
Luisa Nicoli
Ricerca, ambiente, tecnologia,
comunicazione, innovazione,
giovani. Sono alcune
delle parole chiave fissate dal
“Distretto della Pelle”, che si
è presentato ieri ufficialmente
a villa Da Porto a Montorso
ad amministratori pubblici,
imprese, Acque del Chiampo,
Medio Chiampo e Arica.
Presenti anche gli assessori
regionali all’istruzione, formazione
e lavoro Elena Donazzan,
all’ambiente Gianpaolo
Bottacin e allo sviluppo
economico ed energia Roberto
Marcato, e i sindaci
dell’area tra i quali mancava
il primo cittadino di Arzignano,
Giorgio Gentilin. Un distretto,
costituitosi a gennaio,
che sta già lavorando sul
territorio e riunisce un centinaio
di imprenditori, con rappresentate
al suo interno le
associazioni di categoria.
Obiettivo del Distretto è dare
una voce unica alla filiera della
concia, che conta 500 imprese,
10 mila addetti e un fatturato
da 3 miliardi di euro.
In un dialogo-intervista con
il direttore de Il Giornale di
Vicenza, Ario Gervasutti, il
presidente del Distretto della
Pelle Paolo Gurisatti e capo
anche della Stazione Sperimentale
di Napoli, ha affrontato
diverse tematiche sottolineando
il momento di grande
cambiamento per il sistema e
la peculiarità di una filiera
costituita da una varietà di
imprese. «Perché - ha detto -
ci sono mercati talmente ingovernabili
che possono essere
affrontati solo da una comunità,
da una pluralità di
operatori. All’insegna della
flessibilità». «Il passato non
esiste più. Noi non siamo il
territorio discarica, ma il territorio
miniera, di crescita e
sviluppo» ha aggiunto Gianfranco
Dalle Mese, componente
del direttivo.
Diversi i tavoli di lavoro già
attivati. «Primo punto investire
nella formazione – ha
detto il presidente Paolo Gurisatti
–. Stiamo lavorando
con la Regione per il biennio
post diploma all’istituto Galilei.
Obiettivo da realizzare
nel 2016». «Noi siamo pronti
– ha ribadito l’assessore regionale
Elena Donazzan - a
sostenere il Distretto con percorsi
di formazione tecnica
superiore specialistica e una
filiera formativa che valorizza
il capitale umano e l’esperienza
imprenditoriale».
Tavoli di lavoro anche di ricerca
e innovazione, comunicazione
e confronto aperto
sulla depurazione. «Sul tema
trattamento fanghi – ha continuato
Gurisatti - dobbiamo
elaborare soluzioni diverse,
con il contributo di tutti e lavorando
con ponderazione:
tra le diverse ipotesi si procede
per sperimentazione, perché non abbiamo davanti
nessuno che ci indichi la strada.
Sui temi ambientali siamo di
fronte ad un cambiamento
epocale, verso un'economia
circolare a scarto zero o addirittura
che possa trovare valore
dagli scarti.Uno dei compiti
del Distretto è di fare ordine
a livello tecnico». «Portiamo
avanti un messaggio di
pelle pulita che rispetta
l’ambiente - ha precisato Rino
Mastrotto, presidente
ICT e vicepresidente Unic -
Un consiglio? Avere fiducia,
stare uniti e creareun obiettivo
uguale per tutti». «Quello
partito a Montorso è un segnale
positivo - ha detto il
consigliere regionale Stefano
Fracasso - di vitalità e di futuro,
che la politica ha il dovere
di ascoltare e sostenere».
nelle foto : Il pubblico a Villa Da Porto per la presentazione del distretto. e il direttore del GdV che intervista Giurisatti
( Di strano si può notare che era assente il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin e che non si è parlato di gassificare i fanghi. )
ARZIGNANO.Ieri a Villa Da Porto l ’ente si è presentato a imprenditori ed amministratori pubblici
«Fanghi,la scelta passa
per la sperimentazione»
Il “Distretto della Pelle” vuole dare
voce unica alla filiera della concia
Avviati tavoli di lavoro su i temi
ambiente, formazione e ricerca
Luisa Nicoli
Ricerca, ambiente, tecnologia,
comunicazione, innovazione,
giovani. Sono alcune
delle parole chiave fissate dal
“Distretto della Pelle”, che si
è presentato ieri ufficialmente
a villa Da Porto a Montorso
ad amministratori pubblici,
imprese, Acque del Chiampo,
Medio Chiampo e Arica.
Presenti anche gli assessori
regionali all’istruzione, formazione
e lavoro Elena Donazzan,
all’ambiente Gianpaolo
Bottacin e allo sviluppo
economico ed energia Roberto
Marcato, e i sindaci
dell’area tra i quali mancava
il primo cittadino di Arzignano,
Giorgio Gentilin. Un distretto,
costituitosi a gennaio,
che sta già lavorando sul
territorio e riunisce un centinaio
di imprenditori, con rappresentate
al suo interno le
associazioni di categoria.
Obiettivo del Distretto è dare
una voce unica alla filiera della
concia, che conta 500 imprese,
10 mila addetti e un fatturato
da 3 miliardi di euro.
In un dialogo-intervista con
il direttore de Il Giornale di
Vicenza, Ario Gervasutti, il
presidente del Distretto della
Pelle Paolo Gurisatti e capo
anche della Stazione Sperimentale
di Napoli, ha affrontato
diverse tematiche sottolineando
il momento di grande
cambiamento per il sistema e
la peculiarità di una filiera
costituita da una varietà di
imprese. «Perché - ha detto -
ci sono mercati talmente ingovernabili
che possono essere
affrontati solo da una comunità,
da una pluralità di
operatori. All’insegna della
flessibilità». «Il passato non
esiste più. Noi non siamo il
territorio discarica, ma il territorio
miniera, di crescita e
sviluppo» ha aggiunto Gianfranco
Dalle Mese, componente
del direttivo.
Diversi i tavoli di lavoro già
attivati. «Primo punto investire
nella formazione – ha
detto il presidente Paolo Gurisatti
–. Stiamo lavorando
con la Regione per il biennio
post diploma all’istituto Galilei.
Obiettivo da realizzare
nel 2016». «Noi siamo pronti
– ha ribadito l’assessore regionale
Elena Donazzan - a
sostenere il Distretto con percorsi
di formazione tecnica
superiore specialistica e una
filiera formativa che valorizza
il capitale umano e l’esperienza
imprenditoriale».
Tavoli di lavoro anche di ricerca
e innovazione, comunicazione
e confronto aperto
sulla depurazione. «Sul tema
trattamento fanghi – ha continuato
Gurisatti - dobbiamo
elaborare soluzioni diverse,
con il contributo di tutti e lavorando
con ponderazione:
tra le diverse ipotesi si procede
per sperimentazione, perché non abbiamo davanti
nessuno che ci indichi la strada.
Sui temi ambientali siamo di
fronte ad un cambiamento
epocale, verso un'economia
circolare a scarto zero o addirittura
che possa trovare valore
dagli scarti.Uno dei compiti
del Distretto è di fare ordine
a livello tecnico». «Portiamo
avanti un messaggio di
pelle pulita che rispetta
l’ambiente - ha precisato Rino
Mastrotto, presidente
ICT e vicepresidente Unic -
Un consiglio? Avere fiducia,
stare uniti e creareun obiettivo
uguale per tutti». «Quello
partito a Montorso è un segnale
positivo - ha detto il
consigliere regionale Stefano
Fracasso - di vitalità e di futuro,
che la politica ha il dovere
di ascoltare e sostenere».
nelle foto : Il pubblico a Villa Da Porto per la presentazione del distretto. e il direttore del GdV che intervista Giurisatti
lunedì 9 novembre 2015
Nuovo Accordo sui fanghi 13 settembre 2015
C'è bisogno della collaborazione di tutti noi cittadini e anche
acquirenti speriamo critici (ci sono ben quattro gruppi gas e ci sono i
volontari di alcune associazioni per l'ambiente la salute e il lavoro
che si stanno preoccupando per queste nuove notizie nell'ovest
vicentino) perchè nella nostra valle non compaia un nuovo inceneritore.
Sul GdV del 13 settembre
Alla vigilia dell’assemblea dei sindaci soci di Acque del Chiampo, che domani dovrà risolvere il rebus dello smaltimento dei fanghi alla discarica di Sogliano al Rubicone (soluzione che si preannuncia non più percorribile fino al 2018), il mondo della concia oggi chiede al Consiglio di Bacino Valle del Chiampo «un segnale chiaro di disponibilità a innescare un percorso virtuoso di reciproca collaborazione» sulla questione del trattamento dei reflui ritenuta da anni una priorità.
si legge questo articolo qui: «Nuovo accordo per i fanghi» di Luisa Dissegna e Matteo Carollo
Sul GdV del 13 settembre
Alla vigilia dell’assemblea dei sindaci soci di Acque del Chiampo, che domani dovrà risolvere il rebus dello smaltimento dei fanghi alla discarica di Sogliano al Rubicone (soluzione che si preannuncia non più percorribile fino al 2018), il mondo della concia oggi chiede al Consiglio di Bacino Valle del Chiampo «un segnale chiaro di disponibilità a innescare un percorso virtuoso di reciproca collaborazione» sulla questione del trattamento dei reflui ritenuta da anni una priorità.
si legge questo articolo qui: «Nuovo accordo per i fanghi» di Luisa Dissegna e Matteo Carollo
Concia, rebus sui fanghi
Il 10 settembre sul GdV si legge che c'è un emergenza inaspettata nella nostra valle del
Chiampo!(mica tanto inaspettata per noi) Lunedì ci sarà infatti una
conferebnza con tutti i sindaci soci del distretto concia perchè è
emerso un grosso problema ! E pur se sembrava che con le amministrative
del 2014 non ci fosse più questo incubo torna a farsi sentire il
Gassificatore per i fanghi da concia! In quanto fino al 2018 i fanghi
non potranno essere ospitati a Sogliano in provincia di Forlì come si
pensava e il perchè è la tipologia dei fanghi del nostro distretto .E
intanto a Linea Pelle di Milano i compratori sono aumentati del 15%
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