martedì 17 novembre 2020

Il 7 ottobre noi di Acqua Bene Comune Vicenza e a nome anche del Coordianmento Acqua libera dai Pfas abbiamo incontrato Arpav e il direttore Luca Marchesi.

 Il 7 ottobre noi di Acqua Bene Comune Vicenza e a nome anche del Coordinamento Acqua libera dai Pfas abbiamo incontrato Arpav e il direttore Luca Marchesi. Qui il nostro comunicato stampa e alcune foto della Miteni di Trissino, sottosuolo da bonificare e il mulino planetario del progetto Life Phoenix che ci è stato presentato quel giorno : Comitato Acqua Bene Comune Vicenza e Coordinamento Acqua Libera dai PFAS

Comunicato
Il 7 ottobre 2020 il Comitato Acqua Bene Comune Vicenza e il Coordinamento Acqua Libera dai PFAS, nel rispetto delle prescrizioni previste dal Governo e dalla Regione Veneto per la prevenzione di infezioni covid-19, hanno avuto un produttivo incontro con Arpa Veneto (Arpav), presso la sede in Vicenza. L'incontro richiesto dal Comitato e dal Coordinamento è stato preceduto dall'invio alla Direzione Arpav di una serie di quesiti inerenti il sito ex Miteni, nella sostanza da quando è stato scoperto l'inquinamento, fino alla definizione del sito, all’analisi dei rischi, all’individuazione delle procedure per la messa in sicurezza, al progetto di bonifica.
L'incontro che si è svolto in un clima di massima attenzione e partecipazione, ha permesso al direttore generale Luca Marchesi e ai valevoli tecnici di Arpav di rispondere in merito alle domande poste.
Arpav ha presentato fra l’altro lo stato di avanzamento del “decommissioning”, dismissione, svuotamento e smantellamento degli impianti ex Miteni. Questa fase è molto complessa e abbiamo chiesto informazioni visto che la Barriera Idraulica, in fase di potenziamento, non ha finora dato buoni risultati. In tale contesto è stata approfondita e discussa anche la tematica delle sostanze perfluoroalchiliche e della complessa normativa che le regolamenta, comprese le incertezze connesse con la mancata definizione di limiti nazionali. Dai tecnici ARPAV sono stati presentati i monitoraggi effettuati sulle matrici ambientali ed è stato esposto il modello matematico Phoenix, sull’evoluzione della contaminazione da PFAS nelle acque sotterranee e superficiali del vasto territorio interessato.
Il Comitato ha poi chiesto delucidazioni riguardo a un accadimento ritenuto molto importante, la vicenda della barriera idraulica, un enorme impianto in funzione che due dipendenti Arpav non avrebbero volutamente visto nel 2006, “favorendo” le attività della Miteni: un'accusa che, se vera, sarebbe stata gravissima e che, non essendo stata pubblicamente respinta, ha alimentato astio e sfiducia nei confronti dell’Istituto. Arpav ha precisato di non avere dubbi sull’operato dei suoi dipendenti, in quanto puntuali esecutori di precise disposizioni derivanti dalle autorizzazioni in capo all’Azienda.
É stata per il Comitato e il Coordinamento anche una apprezzata lezione tecnica, utile per proseguire nel percorso di partecipazione attiva che li caratterizza. Abbiamo ringraziato la Direzione Arpav e tutta la sua competente Tecnostruttura per le oltre tre ore di comune impegno, chiedendo altresì la disponibilità per proseguire il confronto, disponibilità che ci è stata assicurata dal direttore generale Dr. Luca Marchesi.
Vicenza, 21 ottobre 2020

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