martedì 9 dicembre 2014

DISCARICA DI BUSSI: PM CHIEDE 180 ANNI DI CARCERE

DISCARICA DI BUSSI: PM CHIEDE 180 ANNI DI CARCERE.
Cloroformio 453.333 volte oltre i limiti nella falda superficiale e 46.607 volte nella falda profonda; il tricloroetilene 193.333 volte oltre i limiti nella falda superficiale e 156 nella profonda. Il mercurio 2.100 volte nella falda superficiale; il diclorometano 1.073.333 volte in falda superficiale e 3.267 volte nella falda profonda, il tetracloruro di carbonio 666.667 volte nella falda superficiale e 3.733 volte nella falda profonda. Questi i monitoraggi ambientali fatti dalla società Environ nella zona della discarica di Bussi, la discarica abusiva di rifiuti tossici più grande d'Europa, una superficie grande come venti campi di calcio, per un totale di 500 mila tonnellate di rifiuti.
Durante il processo era stata mostrata una relazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sull’analisi della acque contaminate. Le falde acquifere permeate dai veleni della discarica di Bussi sul Tirino avrebbero contaminato 700 mila consumatori. Uno studio che pesa come un macigno.
L’altro ieri c’è stata la requisitoria nel processo in Corte d’Assise a Chieti.
“Sono stati commessi crimini tra i peggiori del genere in Italia, sulla testa di decine di migliaia di persone. Le pubbliche autorità avvertirono Montedison dell'inquinamento delle acque dei pozzi e non i cittadini, le vittime”. È uno dei passaggi in aula del pm Anna Rita Mantini, durante la requisitoria, nell'ambito del processo a porte chiuse.
L’accusa mostra i documenti. E in particolare ricorda quando nel 1993 una società esterna segnalò a Montedison la grave situazione di inquinamento, sottolineando che le attività erano inadeguate e proponendo investimenti sia per il risanamento che per lo studio degli effetti sulla salute. E su un appunto sequestrato, riconducibile ai vertici Montedison, rispetto allo studio e con riferimento alle vecchie discariche c'è scritto “non ci conviene”.
I PM hanno chiesto per 18 dei 19 imputati delle pene che variano dai 4 ai 12 anni di carcere.
Considerando che si è cominciato a parlare di sversamenti di sostanze tossiche nel 1963 non vi sembra che ci sia voluto un po’ troppo tempo per accorgersene?

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