martedì 9 dicembre 2014

2 agosto 2014 Rigon di Medio Chiampo risponde al consigliere della sinistra veneta


Il presidente di Medio Chiampo Piergiorgio Rigon ieri sabato 2 agosto sul GdV risponde al Consigliere regionale della sinistra in Veneto Pietrangelo Pettenò - Non ha nessuna intenzione di dimettersi dopo la condanna ricevuta il 30 giugno e vuole portare a termine il proprio mandato che scadrà a fine settembre. Pettenò aveva chiesto la dimissione dei vertici . Rigon sostiene che il consigliere dimostra di non conoscere l'esatta portata dei fatti pur riconoscendo il delicato equilibrio ambientale- Quello che lascia esterefatti è che Rigon sostenga che la discarica di Zermeghedo di proprietà di Medio Chiampo sia più sicura di tutte le altre discariche di fanghi della valle della concia . Rigon sostiene infatti che quella di Medio Chaimpo ha ben due metri di argilla che proteggono la falda invece che uno di tutte le altre.Ricorreranno in appello contro una sentenza che ritengono profondamente ingiusta e auspicano che i giudici di secondo grado la riformino in pieno....

Il sindacato sollecita un incontro. Richieste garanzie per i 50 lavoratori di Medio Chiampo Uiltec: «L´occupazione premessa di qualsiasi riorganizzazione»

Sulla situazione di Medio Chiampo Spa interviene anche la Uiltec-Uil Vicenza. La rappresentanza sindacale si rivolge, con una nota, ai sindaci dei Comuni soci Montebello e Zermeghedo e alla direzione dell´ente chiedendo un incontro urgente, preoccupata degli eventuali risvolti che la “vicenda condanne” potrebbe avere sui lavoratori del gestore unico del servizio idrico integrato di Montebello, Zermeghedo e Gambellara.
«A seguito degli ultimi avvenimenti giudiziari e relative sentenze che hanno interessato i vertici, presidenza e direzione, e alcuni dipendenti della Medio Chiampo Spa, riteniamo opportuno, in rappresentanza della maggioranza dei lavoratori, la convocazione di un incontro chiarificatore» spiega il segretario Massimo Zordan.
La richiesta si è resa necessaria per la crescente preoccupazione dei 50 dipendenti che vogliono capire le eventuali conseguenze e riflessi sull´ente Medio Chiampo Spa, rispetto alle sentenze di condanna, a tutela dei loro diritti. «Riteniamo, inoltre, non più rinviabile una soluzione sulla retribuzione, ovvero il pagamento della mensilità preferiale oltre all´adeguamento di alcune voci arretrate - spiega ancora Zordan -. Non vorremmo che imprevisti portassero effetti anche sugli aspetti retributivi contrattuali dei lavoratori. Nonostante la gestione economica ordinaria dell´ente sia positiva, purtroppo, attendiamo su questi temi ancora una risposta».
L´organizzazione Uiltec-Uil, in seguito al fatto dell´accertamento di responsabilità rivolto anche a dipendenti, chiederà all´ente di dotare i lavoratori di una polizza di tutela legale, oltre che copertura per responsabilità civile, nell´ambito della complessa gestione della normativa ambientale;
«Chiediamo alle amministrazioni del bacino del Chiampo garanzie sull´occupazione dei lavoratori come premessa a qualsiasi progetto di riorganizzazione degli enti e servizi coinvolti. Infine, sollecitiamo un tavolo di discussione sulle problematiche dei fanghi da depurazione, visto che è in costante crescita del 5-6 % l´anno lo scarico delle acque reflue dalle concerie, segno che il settore è più che vivo». M.G.
 

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