martedì 16 ottobre 2018

NON È DA TUTTI ESSER VENETO

NON È DA TUTTI ESSER VENETO
Dopo il referendum - il mio scritto, forse, più culturalmente incendiario - all’ombra del Leon Sborassà.
17+7 minuti di discesa nell’inferno/paradiso delle nostre identità collettive.
Serenissimi, prima di sparare a zero sul titolo di questo scritto e sul Leon Sborassà, leggetevi il testo fino alla fine. So che è lungo, ma a volte le parole sono necessarie. Soprattutto per creare civiltà, di fronte ai banali proclami dei nostri politici. Lo dedico agli uomini di cultura del nostro Triveneto, come Paolo Rumiz e Ulderico Bernardi. Lo dedico alle esigenze mal riposte dagli assaltatori del Campanile di San Marco e allo spirito ribelle della Ciminiera di Montecchio. Lo dedico a coloro che avranno il coraggio di arrivare/argomentare in/il fondo.

In altre parole: «Popolo delle Terre del Guà: andiamo a riconquistare la nostra acqua e la nostra libertà!».
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