Ringrazio l’Assessore e i suoi collaboratori per averci
ricevuti.
La gravissima contaminazione dell’acqua nelle provincie di
Vicenza Padova e Verona e la presa di coscienza che tale contaminazione avrà
effetti altrettanto gravi sulla salute dei nostri figli  e su noi stessi , sta producendo nelle
popolazioni interessate  un atteggiamento
carico rabbia  difensiva , che trova
radici nell’istinto atavico di protezione della prole , primo valore nella
scala dell’esistenza. Tutti noi, anche voi pregiatissimi signori, saremmo
disponibili a qualsiasi azione pur di proteggere i nostri figli. Qui non sono
in gioco confini, gli schieramenti politici, interessi economici ma conseguenze
sulla salute pubblica di portata epocale.  Dovrete convincerci sulla bontà delle vostre azioni,
che dovranno essere guidate  dal buon
senso e dallo spirito del buon padre di famiglia, perché allo stato attuale
abbiamo solo questi dati di fatto: 
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Per elencare le contaminazioni ambientali che i
nostri paesi hanno subito, tutte gravissime, bisogna affondare la memoria in
epoche che agli uomini più fortunati hanno fanno diventare bianchi i capelli.  Brendola denunciava nel 1967 un inquinamento
perdurante da almeno 20 anni che condannava alla morte il corso d’acqua che la
attraversa. Anche allora la popolazione si ribellò perché doveva subire
condizioni di vita che meglio di me possono essere raccontate dal dott.
Mantoan  che abitava in prossimità di
quel corso d’acqua.   CI rivolgemmo alla prefettura
affinché i colpevoli della violenza  fossero
messi davanti alle loro responsabilità e migliorassero i processi produttivi.
Brendola resta comunque, un caso speciale dove, per molti anni  ha operato un Ufficiale Sanitario meritevole
, molto attento ai problemi ambientali che 
si impose contro la  colonizzazione di industrie proverbialmente
dannose , chimiche , galvaniche e conciarie.
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 Il campo
pozzi di Almisano che alimenta decine di migliaia di persone è già
inutilizzabile e se non lo è ora lo sarà nei prossimi anni ,
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 lo
scarico Arica rappresenta la più feroce contraddizione di un’epoca della
quale  viene decantata la progressione
tecnologica ma che verrà giudicata perché 
nasconde i propri rifiuti sotto il tappeto,  
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 I
cittadini di Creazzo e Altavilla sempre nel 1976 furono costretti ad attingere
acqua dalle autobotti perché anche le falde e il fiume che li attraversava
furono irrimediabilmente contaminati da sostanze con un “DNA” riconducibile a
quello dei composti di cui si discute oggi. 
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Perché il comparto chimico non è diventato un
sorvegliato speciale? Perché nel progetto Sampas messo in atto dalla
Regione  fin dal 2001 questi importanti
eventi di inquinamento ambientale, che avrebbero messo ARPAV sulla strada
giusta per scoprire la contaminazione almeno dodici anni prima, non sono
neanche stati citati? 
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Perché è stato necessario che il Dott. Mantoan
minacciasse di rivolgersi alla Magistratura nei confronti di un  medico dell’uls 5 se avesse continuato a dare
giudizi di potabilità secondo canoni personali e non basandosi sulle
indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità ?
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Perché i gestori del servizio di distribuzione
dell’acqua promettono di risolvere definitivamente il problema abbattendo la
totalità delle molecole  con
l’installazione dei filtri mentre nel 2015 Arpav scopre che è in atto uno
sforamento dei limiti di performance in almeno tre comuni?  Perché i dati relativi ai valori della
contaminazione sono stati resi pubblici sulle bollette solo dopo  che i cittadini hanno fatto continue e
instancabili pressioni ?
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dobbiamo ancora assumere, consapevolmente,  acqua contaminata dopo che per anni l’abbiamo
bevuta convinti che l’acqua del Sindaco fosse la migliore?
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Quando, Assessore, si alzerà il maestrale che
spazzerà via tutta questa ipocrisia? Quando, Assessore,  valori come ETICA, LAVORO , CULTURA,
TRADIZIONE, PAESAGGIO , RISPETTO FORMERANNO LA TRAMA E L’ORDITO DI UN VAGLIO
DAL QUALE POTRA’ PASSARE SOLO LA 
FELICITA’ IL PROGRESSO E IL BENESSERE?  
-         
Perché Assessore  abbiamo perso la prudenza? Perché abbiamo
perso il coraggio?   
Muraro Dario per Coordinamento acqua libera dai PFAS   

 
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