Ad Aprile si deciderà perl´ex galleria Poscola della Pedemontana
Veneta.Sul Gdv di venerdì 13 marzo 2015 – PROVINCIA – Pagina 33
Conferenza dei servizi per il passaggio a raso invece che in galleria per superare il Poscola
Convocata ad aprile la conferenza dei servizi per decidere sull´ipotesi
progettuale riguardante l´ex galleria Poscola della Pedemontana Veneta.
È fissato fra poche settimane l´incontro fra il commissario
straordinario dell´infrastruttura, Silvano Vernizzi,
i sindaci di Montecchio e Trissino, i rappresentanti di Acque del
Chiampo , della Provincia e di Arpav, e i responsabili di Snam, Telecom
ed Enel. Ad annunciare la riunione è lo stesso commissario Vernizzi. «Il
14 aprile - spiega - è stata fissata, a Mestre, la conferenza dei
servizi per le modifiche al tratto interessato. Intendiamo mettere un
punto sulla proposta progettuale presentata a febbraio alle
Amministrazioni comunali. In quell´occasione vedremo se la bozza del
progetto potrà andare avanti».
Vernizzi puntualizza che il tracciato
dell´arteria viabilistica non verrà variato ma si tratta di una
modifica dell´altezza della Superstrada che n! on si snoderà più in
galleria, passando sotto il torrente Poscola, bensì in superficie.
«Lunedì 16 marzo, fra qualche giorno - prosegue il commissario
straordinario -, esamineremo la proposta assieme al comitato tecnico
scientifico, che è l´ente di supporto per quanto concernono le decisioni
progettuali. Ad aprile, quindi, andremo in conferenza dei servizi
portando già il parere del comitato».
La decisione di non costruire
più un tunnel sotto il torrente era stata illustrata in prima battuta a
dicembre da Vernizzi, durante un´assemblea pubblica, e approfondita
poche settimane fa alla commissione consiliare ambiente e territorio da
Giuseppe Fasiol, responsabile unico del procedimento della Spv. A
novembre, infatti, Arpav aveva segnalato la possibilità di una
contaminazione delle acque del Poscola da sostanze perfluoro-alcaliniche
provenienti dal territorio di Trissino.
La galleria artificiale,
lunga 850 metri , poteva interferire con la ! propagazione della
contaminazione a valle e quindi interessare! dei pozzi di acqua potabile
appartenenti ad Acque del Chiampo. Per precauzione Vernizzi, in accordo
con Arpav e Regione, aveva quindi chiesto alla società Sis, che si
occupa della costruzione della Superstrada, una variazione altimetrica
del progetto.
Mentre il progetto esecutivo prevedeva che l´arteria
viaria si immergesse nel terreno per poi riaffiorare in superficie poco
prima del tunnel di Sant´Urbano, la variante invece considera
l´edificazione della Pedemontana a quota campagna. L´infrastruttura in
alcuni tratti sarà alzata di circa 4 metri per poter quindi passare
sopra alla variante alla Sp 246 e via Ghisa, che si snodano quasi
parallele.
Nessun commento:
Posta un commento