Pfas, i sindaci al ministro: “Coinvolgete anche noi”
Noventa Vicentina – Il Coordinamento dei
sindaci contro l’inquinamento da Pfas ha inviato ieri al Ministro
dell’ambiente, Gian Luca Galletti, e per conoscenza anche al Presidente
della Regione Veneto, all’assessore all’ambiente Bottacin e alla
senatrice Laura Puppato, una lettera
nella quale si sottolinea come, in qualità di amministratori locali,
ritengano “che le amministrazioni locali, in un contesto di emergenza,
debbano essere coinvolte sistematicamente dalle istituzioni e dagli enti
superiori”.
Principio ribadito in modo formale alla Regione del Veneto durante l’incontro del 31 gennaio in sede di Vicenza dell’Arpav, e ribadito, con questo documento, anche al governo nazionale, al quale viene chiesto che nei tavoli tecnico-politici siano invitati anche i rappresentanti istituzionali del territorio. Un principio disatteso, stigmatizzano i sindaci, dato che al tavolo tecnico politico di oggi, tra istituzioni e comitati sul tema dell’emergenza Pfas in Veneto, il Coordinamento dei sindaci contro l’inquinamento Pfas non è stato invitato.
La lettera è stata inviata anche alla senatrice veneta Laura Puppato, per “ricordare alla parlamentare democratica – sottolineano i sindaci del coordinamento – nonché ex prima cittadina di un importante comune, presente a tale incontro, che avrebbe dovuto caldeggiare la presenza dei primi cittadini, oltre che le loro istanze”. Indipendentemente da chi sarà il primo ministro dopo le elezioni, i sindaci auspicano che “il modus operandi da parte del futuro esecutivo sia più attento alle istanze delle amministrazioni locali, vere sentinelle del territorio sia in ambito locale che nazionale”.
“Riteniamo – scrivono i primi cittadini – che la decisione di non coinvolgere i sindaci dei comuni interessati dall’inquinamento da Pfas sia non solo inopportuna ma anche controproducente nell’affrontare una tematica tanto delicata che ci vede coinvolti tutti, come cittadini ma anche come istituzioni. Il ruolo istituzionale del sindaco è proprio quello di rappresentante della propria comunità locale e mai come in questa occasione riteniamo che la voce delle istituzioni sia fondamentale per affrontare il problema in maniera seria, coordinata, puntuale e senza lasciar spazio al possibile rimpallo delle responsabilità, come spesso è avvenuto finora”.
Principio ribadito in modo formale alla Regione del Veneto durante l’incontro del 31 gennaio in sede di Vicenza dell’Arpav, e ribadito, con questo documento, anche al governo nazionale, al quale viene chiesto che nei tavoli tecnico-politici siano invitati anche i rappresentanti istituzionali del territorio. Un principio disatteso, stigmatizzano i sindaci, dato che al tavolo tecnico politico di oggi, tra istituzioni e comitati sul tema dell’emergenza Pfas in Veneto, il Coordinamento dei sindaci contro l’inquinamento Pfas non è stato invitato.
La lettera è stata inviata anche alla senatrice veneta Laura Puppato, per “ricordare alla parlamentare democratica – sottolineano i sindaci del coordinamento – nonché ex prima cittadina di un importante comune, presente a tale incontro, che avrebbe dovuto caldeggiare la presenza dei primi cittadini, oltre che le loro istanze”. Indipendentemente da chi sarà il primo ministro dopo le elezioni, i sindaci auspicano che “il modus operandi da parte del futuro esecutivo sia più attento alle istanze delle amministrazioni locali, vere sentinelle del territorio sia in ambito locale che nazionale”.
“Riteniamo – scrivono i primi cittadini – che la decisione di non coinvolgere i sindaci dei comuni interessati dall’inquinamento da Pfas sia non solo inopportuna ma anche controproducente nell’affrontare una tematica tanto delicata che ci vede coinvolti tutti, come cittadini ma anche come istituzioni. Il ruolo istituzionale del sindaco è proprio quello di rappresentante della propria comunità locale e mai come in questa occasione riteniamo che la voce delle istituzioni sia fondamentale per affrontare il problema in maniera seria, coordinata, puntuale e senza lasciar spazio al possibile rimpallo delle responsabilità, come spesso è avvenuto finora”.
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