martedì 24 ottobre 2017

Ambiente - Gruppo M5S: "I Pfas a "Le Iene": la prova che tutti sapevano e non hanno fatto nulla".

comunicati stampa

Ambiente - Gruppo M5S: "I Pfas a "Le Iene": la prova che tutti sapevano e non hanno fatto nulla".


(Arv) Venezia, 9 ott. 2017 - “Ieri sera alle Iene è andato in onda un nuovo servizio sul problema dei Pfas in Veneto e in Italia che ha evidenziato l’incapacità della Regione Veneto di risolvere il problema, pur essendone a conoscenza da anni”. Sono le affermazioni contenute in una nota del Movimento 5 Stelle nella quale si ricorda che “sia in Regione che in Parlamento e nei comuni abbiamo denunciato il problema dal 2013, ricordato anche dalla giornalista Nadia Toffa come l’anno in cui il problema è emerso. Come dimostra il servizio, otto mesi fa il presidente Zaia disse di non fare allarmismo sui Pfas, mentre oggi riconosce che ‘l’emergenza c’è sempre stata’. Se, come dicevamo noi l’emergenza Pfas era tale già cinque anni fa, perché non si è intervenuti prima? Secondo diversi esperti, i Pfas causano un aumento di tumori di vario tipo e questo è confermato anche da testimonianze andate in onda durante il servizio.
Molti malati si sarebbero potuti evitare intervenendo prima. Questo ritardo nel riconoscere il problema è grave e oggi tutta Italia lo vede, come dimostra la partecipazione massiccia alla manifestazione di ieri a Lonigo contro i Pfas”.
“Eravamo oltre 10mila - ricordano i pentastellati - e con i cittadini preoccupati, oltre a noi, c’erano anche esponenti politici di altri partiti, compresi gli assessori Coletto e Bottacin. Un gesto che, fatto oggi, rischia di essere tacciato di ipocrisia. Dov’era questa gente quando eravamo qualche decina di persone a manifestare e prima che il M5S portasse la notizia a livello nazionale? La soluzione della Regione oggi, nella speranza di tenere buone le mamme No Pfas, è quella di effettuare una pulizia del sangue nei ragazzi contaminati.
Questa è solo una toppa, come lo sono le autobotti di acqua pulita. L’unica soluzione al problema, come diciamo da tempo, è quella di chiudere la linea Pfas della Miteni, azienda considerata responsabile dell’inquinamento, e bonificare l’area inquinata. Ed a spese accollate secondo il principio di ‘chi inquina paga’. Come M5S Veneto, esattamente un anno fa, abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere il nome dell’azienda che distribuisce in tutta Italia tacchini e uova contaminati da Pfas. Il problema è infatti non solo veneto, ma nazionale. Ad oggi nessuna risposta”.
“La nostra più grande paura - concludono gli esponenti pentastellati - è che non ci sia alcuna intenzione di risolvere realmente il problema Pfas. L’ad della Miteni, Nardone, infatti davanti alle telecamere delle Iene ha negato la gravità del problema alludendo perfino al fatto che i Pfas possano fare bene alla salute. Se non chiudesse la linea Pfas della Miteni e non si bonificasse l’area inquinata, Zaia e la sua Giunta ci starebbero solo prendendo in giro giocando con le vite dei veneti”.

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