Pfas, incontro a Mestre sugli interventi ad Almisano
Arzignano – Si parlerà di inquinamento da
sostanze perfluoro alchiliche, più brevemente note come Pfas, in un
importante tavolo tecnico in programma domani mattina, nella sala rossa
del Palazzo ex Gazzettino, in via Torino a Mestre. Focus di questo
incontro sarà la condivisione del piano definitivo degli interventi per
la sostituzione delle fonti di approvvigionamento idrico compromesse
della frazione di Almisano, nel territorio comunale di Lonigo.
All’appuntamento parteciperanno i direttori dei consigli di bacino Valle del Chiampo, Bacchiglione e Veronese, i rappresentanti degli enti gestori Acque del Chiampo, Medio Chiampo, Centro servizi, Centro veneto servizi, Acque vicentine, Avs, Acque veronesi e i direttori dell’area tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto e del Servizio idrico integrato e tutela delle acque della Regione Veneto, Alessandro Benassi e Fabio Strazzabosco.
“Il piano – precisa una nota del Consiglio di bacino Valle del Chiampo – dovrà tenere conto delle priorità in termini di portata, di tempi di realizzazione e di costo con l’obiettivo prioritario di una riduzione costante del numero della popolazione esposta alle sostanze perfluoro alchiliche. I progetti allo studio prevedono l’approvvigionamento idrico attraverso varie fonti: dalla valle dell’Agno, da Verona, dalle sorgenti del Brenta e dall’impianto di potabilizzazione del fiume Adige”.
“Le scelte – ha sottolineato il presidente del Consiglio di bacino, Giorgio Gentilin – dovranno tenere conto della quantità e della qualità, del costo di realizzazione e di gestione e dei tempi di realizzazione. Una volta condiviso il sistema, sarà oggetto di inserimento nell’accordo novativo dell’accordo di programma per i disinquinamento del bacino del Fratta-Gorzone che dovrebbe essere sottoscritto il prossimo 15 febbraio a Venezia”.
L’incontro di domani è il secondo passo dopo l’annuncio in Comune ad Arzignano, nel dicembre 2016, della nascita di una task force unica dei tre bacini interessati (Valle del Chiampo, Bacchiglione e Veronese), con l’obiettivo di unire gli sforzi per coordinare i lavori finanziati con gli 80 milioni stanziati dal Governo lo scorso anno, parte di un finanziamento previsto molto più cospicuo.
All’appuntamento parteciperanno i direttori dei consigli di bacino Valle del Chiampo, Bacchiglione e Veronese, i rappresentanti degli enti gestori Acque del Chiampo, Medio Chiampo, Centro servizi, Centro veneto servizi, Acque vicentine, Avs, Acque veronesi e i direttori dell’area tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto e del Servizio idrico integrato e tutela delle acque della Regione Veneto, Alessandro Benassi e Fabio Strazzabosco.
“Il piano – precisa una nota del Consiglio di bacino Valle del Chiampo – dovrà tenere conto delle priorità in termini di portata, di tempi di realizzazione e di costo con l’obiettivo prioritario di una riduzione costante del numero della popolazione esposta alle sostanze perfluoro alchiliche. I progetti allo studio prevedono l’approvvigionamento idrico attraverso varie fonti: dalla valle dell’Agno, da Verona, dalle sorgenti del Brenta e dall’impianto di potabilizzazione del fiume Adige”.
“Le scelte – ha sottolineato il presidente del Consiglio di bacino, Giorgio Gentilin – dovranno tenere conto della quantità e della qualità, del costo di realizzazione e di gestione e dei tempi di realizzazione. Una volta condiviso il sistema, sarà oggetto di inserimento nell’accordo novativo dell’accordo di programma per i disinquinamento del bacino del Fratta-Gorzone che dovrebbe essere sottoscritto il prossimo 15 febbraio a Venezia”.
L’incontro di domani è il secondo passo dopo l’annuncio in Comune ad Arzignano, nel dicembre 2016, della nascita di una task force unica dei tre bacini interessati (Valle del Chiampo, Bacchiglione e Veronese), con l’obiettivo di unire gli sforzi per coordinare i lavori finanziati con gli 80 milioni stanziati dal Governo lo scorso anno, parte di un finanziamento previsto molto più cospicuo.
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