(Rinnovabili.it) – La Camera ha approvato con 354 voti a favore e l’astensione della Lega Nord la riforma del Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente e la disciplina dell’Ispra. Il provvedimento era fermo da due legislature a Montecitorio ed è importante per rafforzare il ddl ecoreati dello scorso maggio. Dopo che i crimini ambientali
sono entrati nel codice penale, infatti, era più che mai necessario
potenziare e migliorare il sistema dei controlli. Esprime soddisfazione
il ministro dell’Ambiente Galletti: «Il nuovo testo
rende finalmente uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo
tecnico le attività di controllo sull’ambiente».
Tra le novità introdotte, oltre al ruolo centrale dell’Ispra, figurano i Livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali, i cosiddetti Lepta.
Si tratta di una misura comune, un parametro di riferimento valido e
vincolante per tutte le agenzie regionali. A redigerlo sarà l’Ispra con
una cadenza di aggiornamento triennale e dovrà avere l’approvazione del
ministero dell’Ambiente.
La riforma istituisce poi il Sistema informativo nazionale ambientale:
una banca dati comune dove saranno convogliate tutte le informazioni in
possesso delle branche regionali. Il sistema di monitoraggio e
prevenzione contro i crimini ambientali cerca così di diventare meno
frammentario e aumentare il grado di cooperazione tra le diverse parti
del territorio.
Positivi anche i commenti provenienti da Legambiente, che auspica l’avvio di una riconversione ecologica del paese. E guarda ai prossimi passi ancora da compiere.
«Dopo la legge
sulle agenzie ambientali – commenta Stefano Ciafani, direttore generale
di Legambiente – ora il Parlamento approvi le altre riforme, attuabili
in questa legislatura come ad esempio la legge sul consumo di suolo,
quella sulle agromafie e i delitti contro gli animali, la norma per semplificare l’abbattimento degli ecomostri, la costituzione di una grande polizia ambientale strutturata
sul territorio a partire dalle migliori esperienze maturate dall’Arma
dei carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato. Infine il rapido
recepimento del pacchetto sull’economia circolare in discussione al parlamento europeo che sarà approvato nei prossimi mesi».
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