Veneto, arrivano droni “anti-Pfas”
I droni scendono in campo nelle indagini sui Pfas,
le sostanze inquinanti che hanno contaminato lefotocamere
digitali per il rilievo georeferenziato, all’infrarosso e
multispettrale che è in grado di raccogliere informazioni dettagliate
sfruttando anche lo spettro non visibile della luce. Considerate le
potenzialità del velivolo di Avepa – unico ente pubblico in Veneto
certificato Enac per il volo con il drone con tanto di piloti
specificamente addestrati – le due agenzie stanno unendo le forze per
mettere a disposizione della Regione strumenti evoluti per la mappatura del territorio
e la costruzione di modelli che consentano poi di effettuare
monitoraggi e controlli sui fenomeni di rilevanza ambientale che
costituiscano un pericolo o una minaccia per la salute o l’ambiente.
Attraverso la post-elaborazione delle immagini è possibile intervenire
in modo puntuale per il contenimento di danni ambientali»
acque di 79 Comuni nelle province di Padova, Verona e Vicenza. Le agenzie Avepa e Arpav utilizzeranno questa tecnologia per monitorare lo stato di salute ambientale del territorio. I droni sono in grado di scandagliare con risoluzione al suolo 5 cm/pixel una superficie di 50 ettari effettuando un volo di circa 30 minuti. «Si tratta – spiega una nota della Regione Veneto – di uno strumento tecnologico sofisticato provvisto di diverse
acque di 79 Comuni nelle province di Padova, Verona e Vicenza. Le agenzie Avepa e Arpav utilizzeranno questa tecnologia per monitorare lo stato di salute ambientale del territorio. I droni sono in grado di scandagliare con risoluzione al suolo 5 cm/pixel una superficie di 50 ettari effettuando un volo di circa 30 minuti. «Si tratta – spiega una nota della Regione Veneto – di uno strumento tecnologico sofisticato provvisto di diverse
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