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Due petizioni per porre un limite ai Pfas nell’acqua
Doppia iniziativa, in Veneto, del Coordinamento acqua libera dai Pfas, per sensibilizzare sia il governo centrale che gli enti locali sul problema della presenza delle sostanze perfluoroalchiliche nelle acque di falda. Si tratta di due petizioni, per le quali si vuole raccogliere il maggior numero di firme possibile e consegnarle poi ai Ministeri competenti ed alla Regione. La prima petizione, dal titolo “Mettiamo un limite ai limiti”, chiede, al ministro dell’ambiente ed a quello della salute, che vengano finalmente fissati dei limiti di legge alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nelle acque, limiti che si chiede vengano uniformati ai valori più restrittivi vigenti nel mondo.
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Il Coordinamento acqua libera dai Pfas auspica inoltre “che tutti i cittadini si attivino sottoscrivendo le due petizioni proposte, affinché la voce e la volontà di chi sta subendo gli effetti di questo disastro ambientale possa venire finalmente ascoltata da chi dovrebbe agire e non lo ha ancora fatto”. I moduli per la raccolta firme sono a disposizione di chiunque ne farà richiesta all’indirizzo mail info@nopfas.it. Da segnalare, sul tema Pfas, anche una iniziativa a Vicenza, collegata alle due petizioni di cui diciamo sopra. E’ del Consigliere comunale Raffaele Colombara che ha presentato una interpellanza chiedendo, fra le altre cose, che l’amministrazione del capoluogo berifo faccia proprie le due petizioni.
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