Una notizia molto importante sul GdV del 18 aprile per l'inquinamento da
" VELENI" Pfas nel Veneto il Consiglio di Bacino ha chiesto che parte dei danni causati vengano pagati dalla Miteni la ditta che ha inquinato anche nel passato con altri proprietari come i Marzotto :Il Consiglio di Bacino dei 13 comuni serviti da Acque del Chiampo e Medio Chiampo chiederà il risarcimento del danno ambientale alla Miteni Spa di Trissino per la contaminazione da Pfas, le sostanze perfluoro alchiliche presenti nei pozzi privati, ormai diffusa in un'area che ha raggiunto i 180 chilometri e interessa 29 comuni veneti di cui venti vicentini. Ma che, è bene ribadire, oggi non interessa in alcun modo la rete idrica e la qualità dell'acqua che sgorga dai rubinetti delle case dei cittadini. «Da parte della Miteni Spa c'è la volontà già espressa di una compartecipazione alle spese sui correttivi attuati e che dovranno essere presi per sanare la contaminazione da Pfas. Ci confronteremo molto presto sulle modalità di rimborso» spiega il presidente del Consiglio di Bacino, Giorgio Gentilin.
Serviranno, infatti, 11 milioni di euro per prolungare la rete acquedottistica del Veneto ed eliminare così il problema dei pozzi privati dell'intera regione, senza gravare sulle bollette pagate dai cittadini.
" VELENI" Pfas nel Veneto il Consiglio di Bacino ha chiesto che parte dei danni causati vengano pagati dalla Miteni la ditta che ha inquinato anche nel passato con altri proprietari come i Marzotto :Il Consiglio di Bacino dei 13 comuni serviti da Acque del Chiampo e Medio Chiampo chiederà il risarcimento del danno ambientale alla Miteni Spa di Trissino per la contaminazione da Pfas, le sostanze perfluoro alchiliche presenti nei pozzi privati, ormai diffusa in un'area che ha raggiunto i 180 chilometri e interessa 29 comuni veneti di cui venti vicentini. Ma che, è bene ribadire, oggi non interessa in alcun modo la rete idrica e la qualità dell'acqua che sgorga dai rubinetti delle case dei cittadini. «Da parte della Miteni Spa c'è la volontà già espressa di una compartecipazione alle spese sui correttivi attuati e che dovranno essere presi per sanare la contaminazione da Pfas. Ci confronteremo molto presto sulle modalità di rimborso» spiega il presidente del Consiglio di Bacino, Giorgio Gentilin.
Serviranno, infatti, 11 milioni di euro per prolungare la rete acquedottistica del Veneto ed eliminare così il problema dei pozzi privati dell'intera regione, senza gravare sulle bollette pagate dai cittadini.
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