Allarme fluoro, trenta pozzi contaminati anche a Montecchio Maggiore
.Sonia Perenzoni capogruppo dei 5 stelle di Montecchio Maggiore ha fatto
un interrogazione alla Giunta chiedendo che si vieti di utilizzare
l'acqua dei pozzi con valori fuori norma ma il sindaco Milena Cecchetto
ha risposto che aspetteranno una ulteriore verifica dello SIAN dopo aver
rifatto le analisi. Sonia avvisa che farà anche un esposto in procura
riguardo cosa sta succedendo a Montecchio Maggiore.
Oltre il 40 per cento dei pozzi privati analizzati a Montecchio è fuori
norma. Dopo Brendola, Sarego e Lonigo anche nella città castellana sono
stati riscontrate elevate concentrazioni da sostanze
perfluoro-alchiliche. Fra il 2013 e il 2014 Arpav e Ulss 5 hanno infatti
esaminato 73 pozzi (65 Arpav e 8 Ulss): di questi 30 superano i
cosiddetti “valori obiettivo", in sostanza i limiti di contaminazione di
Pfos e Pfoa fissati rispettivamente a 30 e 500 nanogrammi per litro
dall'Istituto superiore della Sanità lo scorso anno e poi recepiti dalla
Regione Veneto.
ZONE. Sono tre le aree dove, stando alle analisi
effettuate dai due enti, si sono riscontrati valori elevati: in zona
Ghisa al confine con Trissino e ai piedi di Sant'Urbano, a San Pietro e
ad Alte Ceccato in viale Milano verso il confine con Brendola.
In
alcuni pozzi di queste aree la presenza di Pfas raggiunge più del doppio
del limite massimo; in uno raggiunge addirittura i 12.740 nanogrammi
per litro. In un altro pozzo anche i Pfoa arrivano a 2.045. Ma anche le
soglie minime verificate superano i valori indicati dall'Istituto
superiore della Sanità.
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