TESTO PER ATTIVISTI PFAS POST VENEZIA
[riporto il report inviato agli amici attivisti]
Buongiorno a tutti. Come richiesto vi sottoscrivo relazione
dell'incontro a Venezia. Non mi dilungo perché credo che voi tutti
abbiate già letto quanto scritto da
Dario Muraro
su FB Acqua Bene Comune o apparso sulla stampa, sia sui quotidiani sia
sui telegiornali. Mercoledì scorso, inoltre, in Fattoria Didattica
Massignan si è riportato a voce tutto quello che si poteva dire
sull'incontro. Pensavo fosse sufficiente. Ma non tutti c'erano. Riporto
perciò i passaggi più importanti.
In breve. Erano presenti -
nella riunione a porte chiuse - 3 mamme di Lonigo/Sarego, Dario Muraro
del Coordinamento Acqua Libera dai Pfas, un ragazzo altamente
contaminato di Lonigo (c. 240 ng/ml PFOA), l'Assessore alla Sanità
Luca Coletto la Direzione della Sanità con la Dott. Russo e un suo collaboratore,
Cristina Guarda (organizzatrice dell'incontro), il sottoscritto (chiamato dalle mamme).
Come spiegato da Dario e dalla Guarda nei loro report, sono state date
rassicurazioni sull'avanzamento della procedura sullo screening di
massa, sul passaggio al secondo livello (che prevede formazione di nuovo
personale medico, ambulatori d'ascolto e di cura - con ipotesi
plasmaferesi - per i casi più gravi), sui primi risultati sugli alimenti
(che risultano non-contaminati), sulla disponibilità a interfacciarsi
con i genitori. E' stata consegnata una lettera di "nostre" richieste
che io stesso ho aiutato a redigere negli ultimi giorni, che impugnava
il *principio di precauzione*. Premessa di principio che sembra non
essere stata compresa neppure dal gruppo proponente, quasi sorpreso dal
mio duro scontro con Coletto. Proprio sul principio di precauzione.
Infatti, unici momenti di alta "tensione" - così il TGR - è stato
quando il sottoscritto ha messo sul tavolo la questione della prima
fonte di pressione dell'inquinamento sulla quale ancora non si è fatto
niente di concreto - la Miteni - con la risposta scontata di Coletto
(non è di nostra competenza, ma dell'assessore all'Ambiente). Al che,
sottolineando che se entro poco tempo non si ha risposta delle richieste
scritte nella lettera, noi tutti saremo partiti con una denuncia penale
appellandoci al *principio di precauzione*, Coletto è andato su tutte
le furie. La denuncia penale coinvolge - Coletto non è uno stupido -
ULSS, Sindaci, Assessore della Regione, responsabili della tutela della
salute. Con la possibilità di appellarci in Europa.
Passato il
rischio di annullare l'incontro, il seguito è stato un confrontarsi
molto serio e più moderato con la Direzione della Sanità, dove le mamme,
Dario, il ragazzo contaminato, io stesso, abbiamo portato tutte le
nostre forti preoccupazioni e incalzato di domande la Russo. Mentre
Coletto vomitava bile e fumi simbolici - mediante sguardi e parole di
retroscena arginate dalla Guarda - in mia direzione, la Russo ha parlato
di DISASTRO AMBIENTALE e AVVELENAMENTO DELLE ACQUE, da cui si può
dedurre che il rapporto con la magistratura, da lei stessa confermato,
porti degli elementi che ancora noi non sappiamo. E alzi il lessico
della questione.
Non illudiamoci. Come arma di difesa la Russo,
dopo essersi consultata, con Coletto, ci ha consegnato una lettera della
Regione a firma di Mantoan, dove con linguaggio molto blando,
diplomatico, il Direttore della Sanità propone al Ministero di abbassare
i limiti dei PFAS nelle acque potabili. Non entro nel merito del
documento. Piuttosto ridicolo in fatto di lessico e contenuti, con
continue deviazioni e rimbalzi probabilistici sui danni alla salute. Per
precauzione da applicare a se stessi. Ritengo invece grave che lo
stesso documento ci sia stato consegnato come pastiglia imbonitrice a
rilascio prolungato, essendo stato protocollato quasi 1 mese prima, il
12 maggio. In questo frangente ho avuto l'impressione della
premeditazione e di essere stati presi per il culo (ops): le madri, e
Dario stesso, a mio modo di vedere, sono state - a fronte di tale
documento, che ho letto poi in modo analitico - troppo, troppo buoni.
Anche perché l'altro documento - il nostro - non è stato firmato. Ma
verrà protocollato - come consegna - il giorno dopo. Io, di mio, non
potevo fare di più. Pena l'annullamento dell'incontro e la legittima
accusa da parte delle madri di aver voluto monopolizzare l'incontro
portandolo verso lo scontro. Ascoltare le varie parti in dialogo e in
conflitto è stato in ogni caso molto utile, ai fini della comprensione
sulle effettive forze in campo.
Il resto lo trovate scritto nei report citati.
In sintesi, l'incontro è stato, a mio parere, importante, perché
introdursi nei palazzi della politica, come è stato fatto, con
striscioni e in massa (eravamo circa in 20!), ripresi dai media, portare
le istanze, capire cosa stanno facendo gli amministratori, vedere i
loro punti deboli, ascoltare i loro presunti punti forti, può aiutare
l'intelligenza di un movimento, se si dà il tempo di elaborare quanto
successo, senza sputare sentenze o altro su qualcosa che è nato
d'improvviso, strada facendo. Ognuno fa le sue mosse, e anche gli
amministratori e i politici fanno le proprie per rispondere alle madri.
Bisogna essere pronti a reagire.
Infine, bisogna ora pure capire
quali sono i punti forti e i punti deboli nel movimento STOP PFAS che
come ogni movimento rischia di prendere la deriva a causa
dell'immaturità dei singoli (io stesso mi sottopongo a forte critica e
autocritica), ma forse ancora più a causa dei piccoli e grandi partiti
che tirano di qua e di là, le loro stesse parentele in seno alle
associazioni e alle istituzioni, o di chi pronuncia anatemi di
antipolitica facendo il gioco dei poteri partitici (le varie lobby di
interessi).
Gli stessi antipolitici spesso sono genitori che se
gli fai una connessione tra TAV, PEDEMONTANA o altro, si scandalizzano,
genitori che per anni sono rimasti dentro le loro case lasciando la
politica abbandonata a se stessa, nei consigli comunali o nelle
occasioni di confronto locali, nelle proposte di cultura civica,
cittadini per niente attivi che insieme con i partitelli hanno
sfracellato la prima politica, l'educazione civica e il rispetto di
tutti e di tutto, in primis della casa comune, dell'ambiente, generando
il potere incontrollato dei grandi partiti e delle loro caste e che ora
pretendono di cambiare il mondo avendosene lavato le mani per anni.
Pretendendo di sapere cosa è meglio fare o non fare in un campo che
prima neppure sapevano, anzi volevano, che esistesse. Solo perché ora
hanno il sangue contaminato. Purtroppo non c'è solo il sangue. C'è molto
di più.
Spesso è la nostra mente e il nostro modo di pensare,
manipolato a meraviglia da chi conosce le dinamiche del consenso meglio
di quanto possiamo rendercene conto. Oggi ci illudono sui vaccini,
mentre non dicono e non fanno nulla sui pesticidi e sui pfas.
Rispolverando ogni due giorni - uno è di pausa, *parché se magna* - le
infantili strategie fondate sul vecchio precetto veteropadano: paroni a
casa nostra. Senza aver capito che è proprio questo l'origine di tutti i
mali. Sociali.
Dietro quella formula - del padrone off limits,
per dirla all'inglese, che *magna e sparagna sensa fondo*, per dirla
alla veneta, Zonin insegna - si nasconde l'arroganza e l'incompetenza,
non la fatica e l'umiltà della conoscenza, di chi vuole capire, e agire,
anche sbagliando. Ma con cognizione di causa.
Al momento, preso
atto delle riunioni dei giorni scorsi, delle loro convocazioni, dei
loro esiti, io, personalmente, mi prendo tempo per capire quei punti
citati sopra.
Buone cose.