venerdì 28 ottobre 2016

Cosa succede ai link ai pfas in regione?

giovedì 27 ottobre 2016

Cosa succede ai link ai pfas in regione?

Da circa due settimane non funziona  il link che portava al "fascicolo sull'incidenza dei tumori nell'ULSS5" sul sito del registro tumori del veneto (RTV)  mentre è rimasto funzionante quello relativo all'ULSS6-sud.
Non sarà mica che avranno deciso di di accogliere le osservazioni degli esperti ISDE che abbiamo manifestato con una lettera  al professor Rugge, Direttore del RTV, ?
E a distanza di 6 mesi, ancora non si sono decisi a riparare i link ai documenti e alle registrazioni della conferenza stampa del 20 aprile che annuncia i risultati del biomonitoraggio. Non sarà che avranno deciso di togliere i documenti dopo le critiche e le osservazioni al biomonitoraggio che  ho fatto qui.

Scommettiamo che almeno il link ai dati dell'ULSS5 riappariranno miracolosamente dopo la conferenza stampa di domani in cui si annuncerà quanto già si sa da aprile, cioè che nel regno dei pfas addirittura i tumori so odi meno che altrove?

Comunicato Stampa per il Convegno-Dibattito a Lonigo “L’inquinamento scorre senza limiti”


Comunicato Stampa per il Convegno-Dibattito a Lonigo “L’inquinamento scorre senza limiti”
Venerdì 28 ottobre 2016 alle ore 20.30 con il nostro gruppo di acquisto solidale ViVerBio GAS Lonigo e il coordinamento "Acqua libera dai pfas" di cui facciamo parte, abbiamo organizzato un convegno dal titolo: “L’inquinamento scorre senza limiti”.
I relatori saranno il dottor Vincenzo Cordiano medico e coordinatore dell'ISDE Veneto, Piergiorgio Boscagin presidente di Perla Blu Legambiente di Cologna Veneta e portavoce del Coordinamento modererà l’incontro la dottoressa Margherita Chiappini del ViVerBio.
Sono stati invitati tutti i sindaci dei comuni inquinati dai pfas e inseriti nello studio del SER(studio epidemiologico regionale) i politici regionali che finora si sono interessati di questo problema e la Senatrice del PD Laura Puppato membro della Commissione d'inchiesta sugli illeciti dei rifiuti, la Coldiretti, i responsabili RSU della Miteni.
La contaminazione da pfas che sta interessando le provincie di Vicenza, Verona e Padova è una criticità fuori controllo che può avere investito tutto il territorio nazionale attraverso la commercializzazione di alimenti contaminati quali uova e pesci, frutta e verdura provenienti da allevamenti delle zone inquinate. A denunciarlo il servizio televisivo proposto dalle Iene , che ribadisce quanto già espresso dal Dottor Giorgio Cester direttore della Sezione Veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Veneto, nel verbale della commissione Tecnica regionale sui pfas del 13 gennaio 2016.
A rendere ulteriormente grave la situazione per i nostri territori la decisione del Ministero dell’Ambiente che innalza di molto i limiti per i pfas a catena corta, nelle nostre acque di falda, contravvenendo al parere espresso dall’Istituto Superiore di Sanità
Ricordiamo che oltre 10.000 cittadini aderendo alla nostra petizione ”Mettiamo un limite ai limiti” hanno espresso la richiesta al Ministero dell’Ambiente e al Ministero della Salute di avere limiti di legge per le sostanze perfluoroalchiliche presenti nelle nostre acque,che vanno all’opposto di quanto deciso in sede ministeriale.
Nel nostro Convegno chiederemo con forza alle autorita competenti, che a pagare i danni di questo disastro ambientale non siano i cittadini,che già subiscono un prezzo sanitario altissimo , ma i tutti quei soggetti che lo hanno provocato.
ViVerBio GAS Lonigo e Coordinamento Acqua libera dai Pfas

mercoledì 26 ottobre 2016

Convegno-Dibattito a Lonigo il 28 Ottobre : L'inquinamento scorre senza limiti

Vi invitiamo all'assemblea organizzata dal ViVerBio GAS Lonigo e il Coordinamento Acqua libera dai pfas per venerdì 28 ottobre ore 20.30 in villa Soranzo presso l'istituto agrario di Lonigo . Il dottor Vincenzo Cordiano ci aggiornerà su cosa sta succedendo nel mondo e qui da noi con i pfas. Piergiorgio Boscagin aggiorberà sul lavoro del nsotro coordinamento. All'incontro sono invitati oltre a tutti i cittadini dei comuni inquinati anche i Sindaci sopratutto quelli dei 21 Comuni inquinati e inseriti nello studio SER e i nostri politici regionali che finora hanno lottato contro i pfas e cioè Manuel Brusco Cristina Guarda Jacopo Berti e Andrea Zanoni, la Coldiretti, la RSU della Miteni i Consiglieri comunali no pfas

La puntata di Lunedì 25 Ottobre di Report anche sui Pfas


Dalla puntata del 25 ottobre di Report i Pfas fanno malissimo!

da L'età della plastica di Claudia Di Pasquale, Report del 24 ottobre 2016. Cosa c'è sulle padelle antiaderenti?
raiplay.it

domenica 16 ottobre 2016

Il New Jersey abbassa i livelli massimi di PFOA nelle acque potabili a 14 ng/litro: continua la corsa al ribasso, ma non in Italia

domenica 16 ottobre 2016

Il New Jersey abbassa i livelli massimi di PFOA nelle acque potabili a 14 ng/litro: continua la corsa al ribasso, ma non in Italia


Nel maggio di quest'anno l'EPA (Environment Protection Agency), l'equivalente del nostro ministero per l'ambiente, abbassò le concentrazioni massime permesse nell'acqua potabile di PFOA e PFOS a 70 nanogrammi litro, dai precedenti 400 nanogrammi/litro per il PFOA e 200 ng/litro per il PFOS (ne ho già parlato qui). In Veneto, ricordiamo, sono permessi 500 ng/L per il PFOA e 30 ng/L per il PFOS.
Le autorità del New jersey criticarono quella decisione, considerando i nuovi limiti non sufficientemente protettivi per la salute umana, particolarmente per le donne in gravidanza, i loro bambini durante la vita intrauterina e nei primi anni di vita, le persone più anziane.
Le critiche si basano sui risultati di recenti studi che dimostrano un aumentato rischio di effetti tossici, anche per concentrazioni nell'acqua potabile e negli alimenti inferiori a quelli precedentemente considerati “sicure”, per il sistema immunitario, per le ossa in accrescimento, per il metabolismo glucidico e lipidico, per lo sviluppo neurocognitivo del feto e dei bambini fino all'ottavo-decimo anno di vita,  nonché per la crescita fetale.

Preso atto dei risultati di questi studi pubblicati a partire dal 2008, un gruppo di scienziati consulenti del governo del New Jersey, negli Stai Uniti, hanno consigliato le autorità di quello stato di abbassare le concentrazioni massime permesse nell'acqua a 14 ng/litro per il PFOA (link). Secondo le autorità del New jersey, questi nuovi valori dovrebbero essere privi di rischio di effetti tossici in caso di esposizione per tutta la vita ad acqua potabile contaminata dal PFOA.
La scelta dei governanti del New jersey di abbassare di cinque volte i livelli di PFOA permessi nell'acqua potabile rispetto a quelli considerati "sicuri" dall'EPA, suggerisce che, probabilmente, non vi sono concentrazioni di PFOA nell'acqua potabile che possano essere considerate "sicure" per la salute umana, particolarmente per alcune fasce più sensibili della popolazione.
Recentemente, gli scienziati vhe fanno parte della commissione tedesca per biomonitoraggio umano, hanno anche loro rivisto gli studi più recenti della letteratura medica sui PFAS, giungendo alla conclusione che le concentrazioni nel sangue di PFOA e PFOS al di sotto delle quali è poco probabile la comparsa di effetti tossici per la salute umana sono 2 ng/litro per il PFOA e 5 ng/litro per il PFOS (link). Questi valori  sono notevolmente inferiori rispetto a quelli riscontrati sia negli Stati Uniti che in Veneto (ne ho parlato qui) nella popolazione non esposta ai PFAS presenti nell'acqua contaminata o negli alimenti.  Questo significa che l’esposizione a questi composti attraverso l’acqua, gli alimenti e l’aria debba cessare immediatamente, al fine di abbassare la quantità di PFO a e PFOS  nel sangue.
Molto interessanti sono le motivazioni con il quale il gruppo di scienziati tedeschi motivano la loro decisione. "… Dopo una valutazione degli studi epidemiologici umani completata nel maggio 2016, la commissione per il biomonitoraggio umano ha giudicato che nelle seguenti aree sono ben documentati, rilevanti e significativamente associati con l'esposizione al PFOA e/o il PFOS gli effetti su:
1) fertilità e gravidanza (gestosi gravidica, diabete della gravidanza, tempo di attesa per la gravidanza superiore ad un anno);
2) peso del neonato alla nascita;
3) metabolismo dei grassi;
4) sviluppo del sistema immunitario, efficacia dei vaccini;
5) sviluppo ormonale, età comparsa della pubertà/menarca;
6) metabolismo della tiroide;
7) comparsa della menopausa."
Secondo gli esperti della commissione tedesca, sebbene i meccanismi implicati nella comparsa di tali effetti non siano stati ancora completamente delucidati, "… La concordanza dei risultati degli studi animali e di questi epidemiologici… Giustificano le nostre conclusioni in almeno due rispetti:
1) Le analogie fra gli animali e gli studi epidemiologici umani potenziano la possibilità che gli effetti tossici selezionati sono rilevanti (per esempio produzione di anticorpi, peso alla nascita, epoca di comparsa della pubertà; 2) recenti studi animali hanno anche osservato l'effetti per esposizione basse dosi.”
Dal momento che gli "esperti" dell'Istituto superiore di sanità italiano hanno fissato
 limiti per il PFOA (500 ng/litro ) di sette volte superiori a quelli consigliati dall'EPA e di quasi 40 volte rispetto a quelli del new jersey viene da pensare che questi nostri scienziati non sia una conoscenza dei risultati degli studi più recenti cui fanno riferimento i loro autorevoli colleghi americani e tedeschi. In alternativa, dovrebbero spiegare alla comunità scientifica internazionale e alle popolazioni venete esposte i motivi per cui non ritengono di dover condividere le conclusioni cui sono giunti i loro colleghi in Germania e negli Stati Uniti.

venerdì 14 ottobre 2016

Pfas, Miteni replica alle Iene e M5S | Vvox

La direzione della Miteni risponde a Le Iene e a Jacolo Berti. Dicono che i pfas a catena corta non sono dannosi per la nostra salute ma se non ci sono(ma ci sono) studi come fanno a saperlo lo sperimentano su di noi?
Dopo il servizio della iena Toffa e il successivo intervento del pentastellato Berti l'azienda risponde alle critiche
vvox.it

La nostra acqua inquinata dai pfas a Le Iene

Bravissimi anche se il nostro coordinamento è tabù per tutti
I SERVIZI: TOFFA: Quando l’acqua diventa veleno. In tre province venete 300.000 persone bevono acqua inquinata a causa di una fabbrica.. Guarda su Mediaset…
video.mediaset.it|Di Mediaset